Allenare Messi e lamentarsi lo stesso «I 5 cambi penalizzano il Barcellona»
Quique Setien, tecnico blaugrana, riaccende il dibattito dall’alto di un monte ingaggi stellare (671 milioni): «Se gli altri mettono forze fresche perdiamo il nostro vantaggio»
by Paolo TomaselliAnche i ricchi piangono. Anche quelli che lo sono appena diventati, come Quique Setien, allenatore del Barcellona da gennaio, al primo posto nella Liga pre-pandemia (due punti avanti al Real), alle prese con problemi tra squadra e società. Compreso quello sui tagli di stipendio, per una squadra che ha un monte ingaggi che fa ombra anche al Real Madrid: 671 milioni. Per l’allenatore di Messi, Piqué e Suarez, la nuova regola che permette di effettuare 5 cambi (in 3 momenti della partita, non di più), penalizza il Barcellona. E dire che tutti avrebbero pensato il contrario: più larga è la rosa, più numerose sono le spine per gli avversari.
Setien ha parlato in una video-conferenza per il Comitato e la Scuola degli allenatori della Federcalcio interinsulare di Las Palmas : «Penso che la nuova regola danneggerà il nostro modo di giocare. Noi risolviamo molte partite negli ultimi minuti, ma se diamo all’avversario la possibilità di fare cambi proprio in quel momento, per inserire forze fresche, ciò non accadrà».
In attesa della controprova che anche per la Spagna sta per arrivare, il ragionamento dell’allenatore del Barcellona non convince, perché è puramente numerico e non tiene conto della qualità degli innesti che può fare la sua squadra rispetto alle avversarie della Liga. Non a caso in Bundesliga non si sono viste rivoluzioni particolari dal punto di vista dei valori tecnici. Anzi, il rischio che le squadre più «lunghe» e più forti possano scavare il solco, è maggiore: oltre la metà dei club di Liga, di A o di Premier, non è abituato a giocare ogni tre giorni. E le «forze fresche» degli avversari rischiano di finire presto. Molto prima di diventare pericolose.