https://images2.corriereobjects.it/methode_image/2020/05/31/Interni/Foto%20Interni%20-%20Trattate/thumbnail_d44d3d22-0fa0-48ef-b893-a271cdb339ab-kwrG-U3190566711754ujD-656x492@Corriere-Web-Sezioni.jpg?v=20200530224746

Città di Castello: volontari anche nel giorno del loro matrimonioVolontari anche il giorno delle nozze

Fabrizio e Antonella assieme per l’emergenza Covid-19 sposi in divisa davanti alla sede della Protezione civile. Angelo Borrelli: un segno di quanto sia forte la nostra famigliaFabrizio e Antonella assieme per l’emergenza Covidsposi in divisa davanti alla sede della Protezione civile
Borrelli: un segno di quanto sia forte la nostra famiglia

Di bianco la sposa aveva solo un paio di strisce catarifrangenti e la mascherina sul volto. Il resto del vestito nuziale era rosso e blu, con guanti trasparenti, bouquet e anfibi. In rigoroso blu notte lo sposo, con qualche fregio chiaro, stemma giallo e celeste e mascherina nera. Ma stavolta non è stato solo il coronavirus a sovvertire il rito più dolce, quello dello sposalizio, perché l’unione che si è celebrata ieri a Città di Castello tra Fabrizio Mancini, sottoufficiale della Croce rossa e tecnico del Comune e Antonella Buschi, maestra d’arte e volontaria nell’Associazione carabinieri in congedo, è stato un inno all’amore e alla solidarietà. I neo sposi, entrambi in divisa da volontari, hanno deciso di pronunciare il fatidico sì alle 17 in punto non nella blasonata sede municipale ma al Centro operativo della Protezione civile, alla periferia della cittadina umbra. Un atto di fede nei confronti del volontariato che ha sorpreso anche il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Il videomessaggio

Sarebbe voluto essere tra gli invitati, ma il duro lavoro di questi giorni di emergenza non gliel’ha consentito. E allora ha inviato alla coppia un videomessaggio. «Sono particolarmente felice per Antonella e Fabrizio: la vostra promessa, specialmente in questo momento, rappresenta un segno concreto di speranza ed è la testimonianza di quanto nella grande famiglia del volontariato si riescano a costruire relazioni importanti e profonde», ha detto tra gli applausi. Il rito è stato celebrato dal sindaco e presidente della provincia di Perugia, Luciano Bacchetta. «È una bella storia d’amore e d’impegno civile, un esempio per tutta l’Italia. È un orgoglio essere qui», ha detto il primo cittadino non senza qualche attimo di commozione. Il perché della decisione di scegliere quella location alternativa l’hanno spiegato agli invitati gli stessi sposi. «Aiutare gli altri è il nostro scopo di vita, ci siamo conosciuti nella Protezione civile e qui ci siamo innamorati. Non potevamo scegliere un luogo migliore per il nostro matrimonio», hanno detto Antonella e Fabrizio. E la luna di miele? «Non ci sarà, abbiamo deciso di aspettare tempi migliori, la faremo più avanti, quando l’emergenza sarà finita. Ora è il momento del massimo impegno per gli altri». Poi si sono esibiti in un giro di valzer applauditissimo.