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Calcio, Lega Serie A: 20-21 giugno si riparte con i recuperi. La finale Coppa Italia il 17 giugno

"Accogliendo l'auspicio del ministro Spadafora, l'attività sportiva della stagione 2019/2020 riprenderà da subito con la Coppa Italia, la cui finale è programmata per il giorno 17 giugno". Lo comunica la Lega Serie A, riunita oggi in assemblea in videoconferenza. Date e orari delle gare saranno resi noti nei prossimi giorni.

Il gioco di incastri potrebbe completarsi se arrivasse una deroga al Dpcm che vieta le competizioni sportive fino al 13 giugno. La Lega, infatti, avrebbe chiesto di disputare le semifinali di coppa Italia il 12 e il 13, un giorno prima rispetto a quanto pattuito ieri con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che non avrebbe obiezioni.

Le semifinali di ritorno sono Juventus-Milan (all'andata 1-1 a San Siro) e Napoli-Inter (all'andata 1-0 per gli azzurri al Meazza).

Serie A 20-21 giugno si riparte con i recuperi
 L'assemblea della Lega Serie A, riunita oggi alla presenza di tutte le 20 società collegate in video conferenza, ha "accolto con soddisfazione il via libera alla ripresa comunicato ieri dal ministro Spadafora e hanno votato all'unanimità la disputa dei 4 recuperi della sesta giornata di ritorno (Atalanta - Sassuolo, Hellas Verona - Cagliari, Inter - Sampdoria e Torino - Parma) nel weekend del 20/21 giugno e la programmazione dell'ottava giornata di ritorno a partire da lunedì 22 giugno". Lo comunica la Lega Serie A.

Spadafora: riparte perché ce lo possiamo permettere, bene C.Italia 
"E' bene che il calcio sia il simbolo della ripartenza, mi fa piacere che abbiano accolto il mio auspicio di partire dalla Coppa Italia". Così al Tg2Post il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora. "Il calcio riparte perché ce lo possiamo permettere, ma dobbiamo fare attenzione perché non siamo fuori dall'emergenza", ha aggiunto.

Spadafora: su partite in chiaro non escludo intervento
"Ho fatto un appello alla sensibilita' dei broadcaster e provero' una mediazione anche nei prossimi giorni, ma non escludo anche un intervento normativo. Spero di incontrare quanto prima i rappresentanti dei broadcaster per trovare un accordo: io sono abituato a cercare il dialogo, quando poi non lo trovo mi assumo le mie responsabilita. Abbiamo due necessita': la salute e poi dobbiamo gestire un tema generale di ordine pubblico, dato che abbiamo visto il dissenso della stragrande maggioranza delle tifoserie organizzate. Un segnale penso debba esserci, che non vuol dire trasmettere tutte le partite in chiaro". Lo ha detto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, a Tg2 Post, rispondendo a una domanda sulla necessita' di trasmettere le partite di serie A in chiaro.