La festa rialzista in Borsa è solo rinviata, ecco cosa ha frenato Piazza Affari
by Lorenzo MasiniLa Borsa italiana chiude in negativo l’ultima seduta della settimana e del mese di maggio, lasciando con un po’ di amaro in bocca. Purtroppo l’indice Ftse Mib non è riuscito a chiudere l’ottava sopra i 18.300 punti. Ma la festa rialzista in Borsa è solo rinviata, ecco cosa ha frenato Piazza Affari.
La festa rialzista in Borsa è solo rinviata, ecco cosa ha frenato Piazza Affari
Se fosse una partita di tennis si potrebbe dire che Piazza Affari si è bruciato il primo match point. La partita non è ancora compromessa, anzi. Ma la prima opportunità di dare il colpo vincente è stata mancata. L’indice delle blue chips, l’Ftse Mib (INDEX-FTSEMIB), non è riuscito a chiudere la settimana oltre la soglia dei 18.300 punti. Se i prezzi avessero terminato sopra questo livello, sarebbe stato un forte segnale di rialzo per la prossima settimana. Invece al termine della giornata l’indice ha terminato a 18.197 punti in ribasso dello 0 85%.
L’aspetto positivo è che Piazza Affari ha fatto meglio delle altre Borse europee. Inoltre bisogna tenere conto che dopo una apertura in ribasso, a metà seduta l’indice era riuscito a ritornare sopra i 18.300 punti. Purtroppo l’apertura negativa di Wall Street ha trascinato al ribasso i listini europei compresa Piazza Affari.
Ci sono tutte le condizioni che la prossima settimana la Borsa italiana faccia bene
Cosa ha piegato le Borse del Vecchio Continente?
Sulle Borse è pesato l’aumento della tensione tra Stati Uniti e Cina. La guerra mediatica tra le due superpotenze disturba i mercati finanziari perché viene vista come un potenziale ostacolo alla ripresa dell’economia. Non a caso ieri la Borsa americana ha chiuso debole e oggi ha aperto in discesa.
Tornando a Piazza Affari l’appuntamento con la fase rialzista è solo rimandata. La prossima settimana le scaramucce mediatiche tra Stati Uniti e Cina saranno ridimensionate e la Borsa USA riprenderà a macinare sedute al rialzo. O almeno questo è l’auspicio. Perché se così non fosse, significherebbe che le tensioni tra le due superpotenze avrebbe avuto una escalation nel fine settimana. E in questo momento di recessione delle economie mondiali, tutto possiamo permetterci meno che una guerra commerciale.