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Savigliano, cambia la ditta per le pulizie degli immobili comunali, ma si tagliano orari e salari alle dipendenti. Ambroggio: “Abbiamo fatto un regolare appalto”

Filcams Cgil Cuneo: “Parliamo di una riduzione del 32%, non possiamo siglare un accordo che ratifichi un danno per chi rappresentiamo”

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Con il cambio di appalto della ditta che si occupa delle pulizie al municipio di Savigliano e altri immobili di proprietà comunale, ci sarà anche una riduzione delle ore di lavoro e di conseguenza un taglio sui compensi degli operatori.

Contraria a questo taglio, la Segreteria Provinciale della Filcams Cgil di Cuneo: “Stiamo parlando di un taglio orario del 32%, una gravissima perdita di ore contrattuali e quindi di salario per le lavoratrici addette al servizio. Questo è il mondo degli appalti, questo è il vissuto di migliaia di lavoratrici e lavoratori in Italia, salari bassi e costante incertezza occupazionale e reddituale. Questo accade quotidianamente anche nella nostra Provincia”. 

L’azienda aggiudicataria dell’appalto è la C.M. Service e a partire dal 1° giugno le tre lavoratrici che si occupano dei locali del palazzo comunale e quelle coinvolte nella pulizia dell’università avranno ore e salario ridotti. 

Nei giorni scorsi, la Filcams Cgil ha incontrato in un primo momento la nuova azienda, in un secondo momento il sindaco Giulio Ambroggio e il dirigente degli appalti in presenza della stessa C.M. Service, per “avviare un confronto sul taglio orario e sulle conseguenze per le lavoratrici”. 

Al momento tuttavia non sono emersi cambiamenti a stretto giro rispetto agli stipendi delle dipendenti: “Nonostante gli impegni assunti in merito a futuri e potenziali meccanismi di riduzione dell'impatto del taglio, non possiamo assolutamente dichiararci soddisfatti - spiega il sindacato - la realtà attuale è che dal 1 giugno queste lavoratrici ridurranno lavoro, salario, contribuzione. Non possiamo siglare un accordo che ratifichi un danno per chi rappresentiamo, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alle dinamiche degli appalti, nel continuo gioco committente e aggiudicatario nel quale chi ci rimette sono le lavoratrici ed i lavoratori”. 

L’Amministrazione da parte sua non potrà intervenire sul rapporto di lavoro tra ditta e operatrici: “Gli appalti non vengono fatti dagli amministratori - precisa infatti il sindaco Giulio Ambroggio - ma dai funzionari che cercano sempre di fare gli interessi dell'ente datore di lavoro. L'appalto in questione è stato fatto a regola d'arte tant'è vero che non vi sono state contestazioni di nessun genere. Il Comune deve vigilare che la clausola sociale, cioè l'assunzione dei dipendenti, avvenga. Cosa in questo caso regolarmente avvenuta. Di lì in avanti non è più un problema del Comune che non può né deve interferire nei rapporti tra lavoratori e datore di lavoro di una azienda privata

“Continueremo a seguire la vicenda ed a tutelare gli “invisibili” - concludono nella nota stampa Filmcams Cgil - perché riteniamo necessario adoperarci per intervenire su questo sistema , non nella stessa, scellerata direzione di chi vorrebbe abolire il “Codice degli appalti” generando precarietà occupazionale, salariale e di tutela”.