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Piazza Affari chiude sotto la parità

Chiusura di settimana all’insegna della prudenza per i principali listini europei, preoccupati dall’escalation della tensione tra Stati Uniti e Cina e dei ribassi dei titoli tecnologici statunitensi, vero motore del rally delle ultime settimane. Per quanto riguarda il listino milanese, il Ftse Mib nell’ultima seduta dell’ottava si è fermato a 18.197,56 punti, -0,84% rispetto al dato precedente.

Sul paniere principale di Piazza Affari spicca il +1,6% messo a segno da Enel, spinta dalla promozione ad “acquistare” decretata da Bank of America, ed il +1,4% di Terna. La performance migliore del Ftse Mib è stata registrata da Diasorin, +3,69%, mentre Amplifon è salita dell’1,38%.

Nel comparto bancario parità per UniCredit (+0,01%), su cui Jefferies ha ridotto il prezzo obiettivo a 9 euro, e il -0,55% di Ubi Banca nel giorno in cui l’Ad dell’istituto, Victor Massiah, ha fatto sapere di non essere a conoscenza della possibilità che Piazza Gae Aulenti acquisti una quota del capitale. Rally di Monte dei Paschi dopo i rumor sul via libera delle autorità europee alla “bad bank” per la cessione dei crediti problematici.

Segno meno per i titoli del comparto oil: con il Brent in lieve calo a 35,9 dollari il barile, Eni ha terminato con un -4,35% e Tenaris ha lasciato sul campo il 4,18%. Seduta negativa anche per FCA (-3,73%), su cui Moody's ha confermato il giudizio “Ba1” con outlook "in evoluzione" (da "sotto revisione"). Lettera anche su CNH Industrial (-5,8%) e prese di beneficio, dopo gli oltre 16 punti percentuali di guadagno di ieri, su Ferragamo (-3,62%).

Dal fronte titoli di Stato, poco mosso lo spread a 198 punti base nel giorno in cui il Tesoro ha collocato, registrando rendimenti in calo, Btp a 5 e 10 anni. Per quanto riguarda la nostra economia, oggi l’Istat ha rivisto il dato relativo il Pil italiano del primo trimestre dal -4,7% stimato inizialmente al 5,3%. Ennesima seduta positiva per l’eurodollaro, in aumento dello 0,4% a 1,1125. (In collaborazione con money.it)