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La droga sequestrata

Coltivavano marijuana, assolti «Non è da considerare reato se compatibile con uso personale»

SAN SEVERINO - Due 63enni erano imputati al tribunale di Macerata. Il giudice li ha prosciolti in base ad una sentenza della Cassazione

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Assolti due settempedani, oggi entrambi 63enni, che nel 2014 erano stati denunciati per coltivazione e spaccio di stupefacenti, dalla guardia di finanza di Camerino. Le Fiamme gialle, dopo un lungo periodo di osservazione nella zona dove vivevano i due, noti per alcuni precedenti alle forze dell’ordine, avevano trovato sul loro terrazzo alcune piante di marijuana alte due metri. Con l’aiuto dello Scico (servizio centrale investigativo della criminalità organizzata di Roma) ed il cane Over, gli agenti avevano fatto irruzione sequestrando un paio di piante alte sino a due metri, in una coltivazione fai da te di ottima qualità, insieme a semi di canapa da coltivare e coltelli utili al taglio della sostanza stupefacente. Secondo le stime della finanza, la marijuana una volta preparata e rivenduta sul mercato, avrebbe loro fruttato alcune migliaia di euro. Oggi di fronte al giudice Francesca Preziosi, del tribunale di Macerata, si è celebrata l’udienza finale del processo ai due imputati, difesi dagli avvocati Alberto Piloni del foro di Macerata ed Andrea Secone del foro di Teramo. Il pubblico ministero ha richiesto la condanna, mentre il giudice li ha assolti perchè il fatto non sussiste. E’ stata applicata per la prima volta nel tribunale di Macerata, la recente sentenza delle sezioni unite della Cassazione dello scorso aprile, secondo cui non è punibile chi coltiva in casa piante di cannabis in un quantitativo compatibile con l’uso personale, che permette di escludere l’ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti.

(M. Or.)