Google fa le prove generali dell’apertura di Project Soli e lancia un’app per sviluppatori sul Play Store (foto)
by Roberto ArtigianiNegli ultimi tempi si parla con una certa frequenza di Project Soli, una specie di radar per interagire con lo smartphone senza contatto, sviluppato da Google e implementato per ora solo sugli ultimi Pixel 4. Prima abbiamo assistito a delle voci che lo davano per morto, poi si è ipotizzato un semplice spostamento di posizione sul dispositivo, ora pare invece che a Mountain View stiano cercando di aprirlo a sviluppatori di terze parti.
Con un tweet pubblicato sul profilo della sezione di Google dedicata alla ricerca, scopriamo che la Sandbox app per Soli è stata pubblicata sul Play Store. Come dicevamo l’applicazione può essere installata solo sui Pixel 4, ma rappresenta un primo tentativo di permettere a chiunque di creare software con cui interagire tramite le gesture di Soli. BigG specifica che comunque non si tratta di uno strumento per aiutare a creare un’app né è qualcosa di pensato per gli utenti comuni, detto ciò però invita a provare le interazioni di Soli.
Al momento l’app consente di provare 4 tipi di gesture:
- presenza: quando viene rilevata una persona nel raggio di 0,7 m
- tentativo di contatto: quando con una mano si tenta di avvicinarsi al dispositivo (ossia tra i 10 e i 5 cm di distanza)
- swipe: quando viene riconosciuto un movimento laterale delle mani al di sopra del telefono (un po’ come quando si aprono le tende)
- tap: ossia quando una singola mano effettua un tocco nell’aria (un po’ come quando si palleggia a basket)
L’applicazione mostra un log completo delle interazioni e la possibilità di ricaricare la pagina. Per funzionare correttamente necessita dell’ultima versione di Motion Bridge. Gli interessati possono leggere il manuale su Soli Sandbox su Google Docs o consultare un progetto esemplificativo.
