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Le proteste a Minneapolis (Ansa)
stati uniti

Minneapolis, arrestato l'agente che ha ucciso George Floyd

Intanto continuano gli scontri tra dimostranti e polizia

E' stato arrestato l'ex poliziotto di Minneapolis coinvolto nell'uccisione del 46enne afroamericano GeorgeFloyd.

Lo ha annunciato John Mark Harrington, il capo del dipartimento della pubblica sicurezza del Minnesota.

Derek Chauvin - l'agente che ha tenuto per oltre cinque minuti il ginocchio premuto sul collo di Floyd, che continuava a dire che non riusciva a respirare - è accusato formalmente di omicidio colposo.

Intanto non si placano le proteste scoppiate in diverse città degli Stati Uniti.

Nella capitale del Minnesota per tutta la notte sono continuati disordini e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

Un incendio è esploso all'esterno del commissariato degli ex agenti coinvolti nel decesso di Floyd e l'edificio, assediato dai dimostranti, è stato abbandonato. Un corteo ha marciato verso il centro della città chiedendo giustizia e scandendo slogan contro la polizia e Donald Trump.

Non distante dal luogo in cui Floyd è stato soffocato, un gruppo di facinorosi ha tentato di assaltare un mall ma è stato respinto dai gas lacrimogeni della polizia.

A Denver, in Colorado, è scattato il lockdown dello State Capitol, l'assemblea statale, dopo che alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati mentre era in corso un'altra manifestazione. La situazione è tesa e molti dimostranti hanno bloccato alcune arterie stradali della città.

Proteste anche a New York, dove almeno 30 persone sono state arrestate. Momenti di tensione attorno a City Hall, la sede del municipio, dove c'è stato un lancio di bottiglie e di altri oggetti verso gli agenti.