https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2020/05/29/182958766-e8a8767c-d523-4b15-b5ac-eb461c559eb9.jpg

la Repubblica

Scuola, sciopero l'8 giugno. I sindacati: "Risorse insufficienti e provvedimenti inadeguati"

Fallito l'incontro al ministero dell'Istruzione. "Le risposte sono rimaste assolutamente insoddisfacenti" è il commento di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Il Ministero replica: "Abbiamo fatto sforzi importanti, disponibili a un percorso di lavoro congiunto"

Al termine dell'incontro al ministero dell'Istruzione, i maggiori sindacati della scuola hanno proclamato uno sciopero per il prossimo 8 giugno, giorno in cui in molte regioni, Lazio compreso, finisce un anno scolastico vissuto per lo più on line. Al termine della riunione "Le risposte sono rimaste assolutamente insoddisfacenti", è infatti il commento dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.

I sindacati del mondo della scuola da tempo sono sul piede di guerra rivendicando la necessità di più risorse da destinare all'istruzione, il doppio della cifra prevista dall'ultimo decreto. Contestano concorsi e assunzioni a tempo determinato, come dire, nuovi precari e intercettano il disagio di molti professori per gli esami quasi al via, che temono possibili contagi durante le interrogazioni dal vivo.

Lo sciopero era annunciato, lo avevano detto nei giorni scorsi, lo aveva scritto la Flc Cgil. "Nonostante timidi avanzamenti, rimangono in campo tutte le ragioni che ci hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione: risorse insufficienti e provvedimenti inadeguati che non permettono alla scuola di assolvere al suo mandato costituzionale e, soprattutto, di recuperare oltre 4 mesi di sospensione dell'attività didattica. Con le procedure di reclutamento rinviate di un anno e modalità che non danno prospettive certe, la precarietà delle lavoratrici e dei lavoratori continuerà a essere la condizione su cui si regge il sistema scolastico e a incidere sulla qualità dell'intero settore, una situazione aggravata dall' ulteriore rinvio delle operazioni di immissione in ruolo. Restiamo pronti allo sciopero e a tutte le forme di mobilitazione utili a richiamare l'attenzione sulla centralità della scuola per il sistema Paese". Ora l'annuncio dello sciopero.

"E' lo sciopero che facciamo per le famiglie, che devono stare con noi, vogliamo riaprire la scuola ma in sicurezza" dichiara Lena Gissi della Cisl scuola. 

La replica del ministero

Di fronte all'annuncio il Ministero all'Istruzione, in una nota, ricorda alle parti sociali le misure messe in campo per fronteggiare l'emergenza, anche di carattere economico: dagli 1,4 miliardi stanziati sulla scuola nel Decreto rilancio, alle risorse per la didattica a distanza e a quelle sbloccate per l'edilizia scolastica. Il ministero conferma la "volontà della ministra Lucia Azzolina di portare avanti la richiesta di ulteriori risorse per il settore Istruzione, anche per la stessa ripartenza di settembre. Nonché l'impegno a vigilare per far sì che non ci siano casi di sovraffollamento nelle classi". 

L'amministrazione ministeriale, dopo l'incontro, fa sapere che ha spiegato "come sta procedendo per digitalizzare le procedure e sburocratizzare, ha ribadito che, sempre in vista della ripresa di settembre, si lavorerà per tutelare i dirigenti scolastici e che è inoltre impegnato per una rapida attuazione delle procedure concorsuali e di abilitazione previste. Infine, ha dichiarato di essere pronto a lavorare per iniziare al più presto la discussione sul rinnovo contrattuale".