La nuova ordinanza di Zaia: la mascherina non sarà più sempre obbligatoria
Stop all'obbligo di mascherina all'aperto in Veneto. Il dispositivo di protezione individuale continuerà ad essere obbligatorio nei luoghi pubblici al chiuso e nelle circostanze in cui non si potrà garantire distanziamento sociale
by RedazioneDa lunedì primo giugno l'uso della mascherina non sarà più obbligatorio all'aperto in Veneto. Continuerà ad essere indispensabile, invece, "nei luoghi chiusi accessibili al pubblico (come bar, ristoranti e negozi) e all'esterno solo nelle occasioni in cui non sia possibile garantire continuamente la distanza di sicurezza tra i non conviventi". E' la novità più significativa contenuta nella nuova ordinanza regionale annunciata oggi dal governatore Luca Zaia: avrà valore dall'1 al 15 giugno. "Da lunedì la mascherina la porti nei luoghi chiusi, in bar e nei ristoranti o dove c'è assembramento, il che significa che quando vai a camminare non la usi, ma te la porti dietro, così se incontri qualcuno la puoi indossare", ha spiegato il presidente della regione Veneto nel corso del consueto punto stampa quotidiano.
Sul fronte delle aperture tra regioni, Zaia ha detto "no alle aperture a macchia di leopardo, capisco la preoccupazione di qualche collega ma abbiamo la necessità di aprire tutti assieme". E ha spiegato: "Tutte le esperienze dimostrano che la curva delle infezioni è sempre la stessa: vi sono 70-80 giorni di fase acuta che poi va a scendere e quindi spero proprio che si possa aprire tutti assieme, anche a livello europeo", ha auspicato.
Tra le novità principali della nuova ordinanza del Veneto anche la riapertura delle case di riposo: dall'1 giugno sarà possibile andare a visitare gli anziani - seguendo le opportune linee guida allegate all'ordinanza - e potranno essere accolti anche nuovi ospiti. Queste sono le linee imposte dalla regione, fatta salva la possibilità dei gestori delle strutture di imporre delle restrizioni aggiuntive. Riaprono i portoni anche i centri termali, con limitazioni per le saune e i bagniturchi, che potranno essere fruiti solo individualmente.
Via libera, sempre dal primo giugno, anche all'apertura dei centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni. La regione ha deciso di semplificare le procedure: i gestori dei centri dovranno compilare una sola scheda da consegnare ai Comuni. I genitori, allo stesso modo, dovranno consegnare una scheda precompilata alla struttura che ospiterà i figli. Attualmente non ci sono novità di sorta sui centri estivi per i bambini da 0 a 3 anni: "Dal governo non ci sono ancora risposte - ha spiegato Zaia - e non potevo pensare di rimandare ancora questa ordinanza. Se dovesse sbloccarsi la situazione, farò un'ordinanza ad hoc".