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Gaetano Micciché 

la Repubblica

Lega Serie A, il pm chiede l'apertura dell'urna del caso Micciché

L'ex presidente fu eletto per acclamazione il 19 marzo 2018 e si è poi dimesso venti mesi dopo

La Procura di Milano ha chiesto l'apertura dell'urna con le schede, depositate presso il notaio Giuseppe Calafiori, utilizzate per l'elezione di Gaetano Miccichè alla presidenza della Lega Serie A il 19 marzo 2018: lo ha comunicato, secondo l'Ansa, l'ad della Lega, Luigi De Siervo, con un'informativa all'Assemblea dei club di Serie A. L'atto della Procura rientra nell'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, sull'assemblea in cui fu eletto il banchiere, indicato dall'allora commissario della Lega Giovanni Malagò, presidente del Coni.

La Procura ha notificato la richiesta al notaio presso i cui uffici è depositata l'urna elettorale. Come era già emerso, non furono scrutinate le schede messe nell'urna dai club con voto segreto obbligatorio, accompagnato dalle dichiarazioni pubbliche tutte a favore di Miccichè, che aveva bisogno dell'unanimità per superare il conflitto di interessi, in quanto allora presidente di Banca Imi e membro del cda di Rcs. Miccichè si è dimesso dalla presidenza della Lega venti mesi più tardi, a ridosso della chiusura dell'indagine della Procura della Federcalcio, archiviata con riserva.

Accertate le irregolarità denunciate dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi, il procuratore aggiunto della Figc, Giuseppe Chinè non ha riscontrato prova di un dolo che avrebbe fatto scattare i deferimenti, ma ha precisato che il procedimento può essere riaperto a fronte di eventuali nuove risultanze dell'indagine della Procura della Repubblica di Milano.