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la Repubblica

Toscana, 200 ventilatori polmonari comprati (e pagati) dalla Regione e mai consegnati

L'inchiesta della procura di Firenze: tre indagati. Sette milioni versati alla Assoservizi srl, ma le apparecchiature non sono mai arrivate a destinazione

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Nei giorni più duri dell'epidemia la regione Toscana, tramite la centrale per gli acquisti Estar, comprò 200 ventilatori polmonari da una ditta milanese, pagandoli 7 milioni di euro con procedura d'urgenza. Quei ventilatori, però, non sono mai arrivati. Parte da qui un'inchiesta della procura di Firenze che ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati del titolare della ditta milanese, la Assoservizi srl, Giovanni Mondelli e di due funzionarie di Estar, la direttrice generale Monica Piovi e la direttrice dell'area attrezzature informatiche e sanitarie, Marta Bravi.

"Non sono stati commessi illeciti di sorta - dichiara in una nota la direttrice generale dell'ente monica piovi - e quando sarò ascoltata in procura avrò modo di chiarire tutti i fatti. Confido sul fatto che tutto sarà presto chiarito e sono tranquilla circa l'operato di Estar".

L'imprenditore, Giovanni Mondelli, è accusato di inadempimento in pubbliche forniture, per aver intascato i soldi della commessa senza consegnare neanche un apparecchio, rischiando di fatto di lasciare sguarniti gli ospedali toscani in un momento cruciale della lotta al coronavirus. Piovi e Bravi sono invece accusate di falso ideologico per due distinte delibere del 30 marzo scorso.

Piovi per aver "attestato falsamente la fornitura" alla Assoservizi, in realtà decisa senza delibera dieci giorni prima, "con pagamento anticipato e senza alcun controllo sulla società fornitrice". Bravi per una seconda delibera, relativa alla mancata aggiudicazione di una gara ristretta che era stata indetta in contemporanea da Estar, sempre per reperire i preziosi apparecchi. In questo atto, in particolare, la dirigente avrebbe attestato in modo falso di aver ricevuto comunicazione dal referente tecnico che le macchine non erano più necessarie, per l'invio di apparecchi "sufficienti a coprire il fabbisogno" da parte della protezione civile. Secondo il pm Luca Turco, in realtà, "le forniture della protezione civile risultavano del tutto inadeguate". La falsa motivazione sarebbe stata usata per "occultare l'acquisto dei macchinari avvenuto in assenza di delibera".

La notizia dell'indagine della magistratura ha suscitato la reazione di Forza Italia che annuncia interrogazioni in regione e in parlamento per fare chiarezza sulla vicenda. "Se sulla mancata fornitura di 200 ventilatori polmonari pagati da estar 7 milioni - spiegano in una nota il deputato Stefano Mugnai e il capogruppo degli azzurri in regione Maurizio Marchetti - siano stati commessi illeciti oppure no lo stabiliranno gli inquirenti e non le parole della direttrice Monica Piovi".
Quel che è sotto gli occhi di tutti, sostengono, "è il fatto politico, ovvero che la regione toscana governata da Pd e Iv è travolta dalle inchieste giudiziarie sui due settori di maggior peso specifico: sanità e trasporti". Il riferimento ai trasporti è all'inchiesta sulla gara per i bus.