la Repubblica
Il coronavirus uccide Franco Raselli, uno degli orafi più importanti nel mondo
Nel 2018 aveva fatto causa a Ivanka Trump che non aveva finito di pagare una parure all'azienda di Valenza
E' morto ucciso dal coronavirus Franco Raselli, 73 anni, una delle figure più importanti nel mondo orafo. Nel 1969 aveva fondato la società per azioni omonima, presente in cinque Paesi nel mondo, che era arrivata a fatturare oltre sessanta milioni. Nel 2018 aveva fatto causa a Ivanka Trump, la figlia del presidente Usa, perché non si erano finiti di pagare i gioielli richiesti da una gioielleria newyorkese e portati dall'ereditiera.
"Oggi è un giornata particolarmente triste - commenta il sindaco di Valenza (Alessandria), Gianluca Barbero - Ogni volta che ti sembra di uscire dal tunnel di questo virus, ci ricadi di nuovo. Perdiamo un grande imprenditore, rimasto in azienda fino all'ultimo giorno prima di ammalarsi. Lungimirante, vicino alla sua città e alle associazioni in modo sempre discreto. Un grande uomo dalla grande visione di prospettiva".
"Con lui - ricorda Massimo Barbadoro, assessore a Industria, Commercio, Artigianato - sono stato spesso in Cina, dove è stato capace di muoversi in maniera creativa anche quando il Paese asiatico non era certo una potenza economica come adesso. Un anticipatore dei tempi".
"Non faceva parte del nostro gruppo, però tutti lo conoscevamo - conclude Francesco Barberis, presidente Gruppo Aziende Orafe di Confindustria - La Rasellì resta la maggiore esperienza di trasformazione da attività artigianale a multinazionale".