Omicidio Floyd, da LeBron James a Madonna la protesta delle celebrities

Sui social l'indignazione per l'uccisione dell'afroamericano

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Roma, 29 mag. (askanews) – Da LeBron James a Madonna, passando per molti esponenti del mondo dello spettacolo e dello sport. Tutti uniti nel condannare l’omicido di George Floyd da parte dei poliziotti. Il nero schiacciato a terra senza fiato, mentre diceva “I can’t breathe”, non riesco a respirare. Una morte che ha scosso l’America, che ha posto gli americani di fronte al ciclico dilemma di quanto sia radicato il razzismo all’intero dell’ecosistema statunitense. “Capite adesso? O non è ancora chiaro per voi?” ha scritto su Instagram il campione dei Los Angeles Lakers, Lebron James, mostrando una foto in cui mette a confronto il soffocamento del poliziotto all’inginocchiamento del giocatore della Nfl Colin Kaepernick durante l’inno nazionale, una protesta contro la violenza razziale e contro il presidente americano Trump che gli è costata il posto.

Madonna ha prima urlato la sua indignazione (“Fanculo la polizia. Sì, l’ho detto. Non mi frega di essere politicamente corretta, mi interessa la Giustizia”), poi è tornata sull’argomento postando sulla sua pagina Instagram un vecchio video in cui Floyd parlava di come fosse importante mettere fine all’uso delle armi in America: “I nostri giovani sono chiaramente perduti, amico. Non so cos’altro dire più. Voi, ragazzi, andate in giro portandovi armi, ragazzi vengono uccisi (…) sapete quello che sto dicendo, e metà dei ragazzi neri che sparano tornano a casa con le gambe che gli tremano, ma non lo mostrano a nessuno perché poi non sarebbero più dei duri. Andiamo, ragazzi”.

Sul suo account Instagram, il campione del mondo di Formula1 Lewis Hamilton ha postato una storia raffigurante il poliziotto intento ad immobilizzare Floyd, scrivendo: “Il mondo in cui viviamo. Chi si prenderà la responsabilità? Sicuramente non questi due poliziotti”. Stefano Accorsi scrive. “Solo dolore. Necessità di giustizia. Ma più di tutto che mai più possa succedere” postando la foto I can’t Breathe”. E ancora. “Quanto brucia. Sembra un ciclo infinito. Gli assassini devono essere puniti severamente. Neppure a un passo dalla morte è stato concesso a quest’uomo un briciolo di empatia” ha scritto John Boyega. Al coro si sono uniti nel corso delle ore anche Olivia Wilde, Justin Bieber, Demi Lovato e tanti altri che, celebri o meno, continuano ad alimentare la discussione social con gli hashtag #JusticeForFloyd, #BlackLivesMatter, #BlackLivesMater e altri. Justin Bieber scrive: “Questa cosa deve finire, quanto mi intristisce! Quest’uomo morto mi fa arrabbiare, mi rende triste, il razzismo è il male, dobbiamo far sentire la nostra voce. Per favore, gente. Mi dispiace George Floyd”. In una storia di Instagram, la cantante Ariana Grande crede che il licenziamento dei quattro agenti di polizia coinvolti nell’arresto non sia sufficiente. Ha chiesto in particolare uno smantellamento “dei sistemi che lo rendono possibile” e ha allegato al suo messaggio l’hashtag Black Lives Matter.

Adx/Int2