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Uber Italia commissariata per caporalato

Il Tribunale di Milano ha accusato la filiale italiana del colosso americano di sfruttare i rider addetti alle consegne di cibo per il servizio Uber Eats

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Non sta passando un periodo particolarmente felice Uber, che ha subito fortemente l’impatto da Coronavirus che l’ha costretta a tagliare oltre 3.700 posti di lavoro. E adesso spunta una nuova grana per la società leader nel settore della mobilità: secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Uber Italia sarebbe stata commissariata da Tribunale di Milano per caporalato.

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Secondo l’accusa mossa dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale, la filiale italiana del colosso americano starebbe sfruttando i rider addetti alle consegne di cibo per il servizio Uber Eats. Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza, con il coordinamento del procuratore aggiunto Alessandra Dolci e del pm Paolo Storari, hanno avviato un’indagine per verificare la veridicità delle accuse. Non è la prima volta che le autorità scavano tra le carte di Uber per disporne l’amministrazione giudiziaria: già nel 2019, infatti, fu proprio la Procura di Milano a indagare la società per mancate misure di sicurezza garantite ai lavoratori.