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Foto Ansa/Facebook (ansa)

la Repubblica

Parte male la commissione d'inchiesta sul coronavirus in Lombardia: il Pd ritira i suoi consiglieri dopo la nomina della renziana Baffi

Polemiche roventi dopo che la consigliera di Iv è stata eletta presidente con i soli voti della maggioranza. Scandella, Girelli e Rozza lasciano la commissione come hanno annunciato anche i consiglieri M5S

La polemica resta alta sulla nomina della commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza coronavirus in Regione Lombardia. Dopo la nomina a presidente di Patrizia Baffi, renziana eletta con i voti della maggioranza di centrodestra a cui è stato chiesto da più parti - finora inutilmente - di dimettersi, oggi il Pd ha ufficialmente ritirato i suoi membri, dopo che anche il Movimento 5 Stelle ha annunciato la stessa decisione.


"Abbiamo inviato questa mattina una lettera al presidente Fermi per manifestare tutto il nostro disappunto per il modo in cui la maggioranza a trazione leghista ha, di fatto, impedito che la Commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid partisse correttamente. Con la medesima abbiamo comunicato il ritiro dei nostri componenti dalla commissione, come annunciato dopo la seduta di martedì", ha spiegato il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul in merito alla lettera inviata al presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi con cui informa del ritiro dei consiglieri Jacopo Scandella, Gian Antonio Girelli e Carmela Rozza.


"Non sfugge - afferma ancora Pizzul - che con l'assenza delle due maggiori forze politiche di minoranza, vengono a mancare anche i promotori della commissione, che oggi non potrebbe più contare sulle firme necessarie per la sua istituzione. Ho anche ribadito al presidente Fermi che il nostro non è affatto un disimpegno, e che siamo sempre pronti a sederci a un tavolo per riprendere il discorso interrotto, a condizione che Baffi faccia un passo indietro e che la maggioranza intenda ricucire lo strappo istituzionale che ha generato".