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Personale sanitario nel quartiere della Piccola Venezia a Mykonos, in Grecia, il 25 maggio 2020 (Byron Smith/Getty Images)

La Grecia dal 15 giugno aprirà i confini ai turisti provenienti da 29 paesi, ma non dall’Italia

Il governo greco ha annunciato oggi che dal 15 giugno sarà possibile visitare il paese per le persone provenienti da 29 paesi, ma non dall’Italia. Il ministro del Turismo greco Harry Theoharis ha chiarito che il divieto riguarda solo la nazione di provenienza degli aerei e non la nazionalità dei turisti, che potranno arrivare in Grecia con voli diretti per Atene e per Salonicco.

La Grecia cerca così di far ripartire la sua economia in crisi per l’emergenza da coronavirus tornando a puntare sul turismo, settore che contribuisce a più del 20 per cento del PIL greco. Theoharis ha spiegato: «Il nostro obiettivo è quello di essere in grado di accogliere tutti i turisti che hanno superato la paura e hanno la possibilità di viaggiare nel nostro paese».

I 29 paesi a cui saranno aperte le frontiere sono Albania, Australia, Austria, Macedonia del Nord, Bulgaria, Germania, Danimarca, Svizzera, Estonia, Giappone, Israele, Cina, Croazia, Cipro, Lettonia, Libano, Nuova Zelanda, Lituania, Malta, Montenegro, Norvegia, Corea del Sud, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Finlandia. La lista verrà ampliata dal primo luglio con altri paesi, ha detto Theoharis.

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Theoharis ha inoltre specificato che i visitatori che arriveranno da questi paesi potrebbero essere sottoposti a test a campione per l’individuazione del coronavirus. In Grecia attualmente sono stati rilevati 2.906 casi di contagio e 175 morti, ma nella stragrande maggioranza delle isole greche, che sono tra le mete preferite dai turisti, non sono stati accertati casi di contagio.

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