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Accadde Oggi | Prima vittoria Lotus in F1

Il 29 maggio 1960 la Lotus vinceva il suo primo Gran Premio di F1 sul circuito di Monaco. Artefice di quel successo che portò alla ribalta delle cronache la scuderia di Colin Chapman fu un'altra leggenda del motorsport, Sir Stirling Moss

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La Lotus riuscì a fregiarsi del primo alloro nella serie iridata due anni dopo l’esordio nella massima formula, avvenuto nel 1958 sempre sul tracciato del Principato. Moss vinse battendo la concorrenza di un altro nome celebre, Bruce McLaren, che in quella stagione era al volante della temibile Cooper Climax. Anche la Lotus di Moss, il modello 18, montava lo stesso propulsore. Un motore, il 4 cilindri Coventry-Climax da 1500 cc, che all’epoca era diffuso in F1 quasi a livello del Cosworth che arrivò sulla scena nel 1967. I Gran Premi dell’inizio degli anni ’60 erano maratone massacranti e Monaco si dovevano fare 100 giri del toboga prima di vedere la bandiera a scacchi. Il layout della pista era diverso da quello odierno, con il tunnel non ancora illuminato e la presenza di curve oggi scomparse o modificate. La più famosa sicuramente quella del Gasometro, teatro nel 1970 dell’episodio che consegnò su un piatto d’argento la vittoria a Jochen Rindt. Ironia della sorte l’austriaco guidava una Lotus. Quel giorno Jack Brabham era in testa alla corsa e fu protagonista di un episodio che alla lontana richiama la beffa subita da Hamilton la scorsa settimana, con l’esperto australiano che inspiegabilmente andò a sbattere contro le barriere mentre stava effettuando un doppiaggio a pochi metri dalla fine della gara.

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Tornando alla Lotus, il successo di Monaco aprì la strada ad un’epoca piena di successi per la casa inglese, che nei suoi tre decenni di attività ha conquistato ben 7 titoli fra i costruttori su 491 Gran Premi disputati, coronati da 79 vittorie  in gara. Il tutto grazie alla regia di Colin Chapman, l’uomo che più di tutti ha incarnato il vero spirito Lotus dopo aver dato vita ad un marchio leggendario. Un team dove sono passati molti dei grandi campioni del volante dell’era moderna. Primo fra tutti Jim Clark, il pilota intorno al quale venne modellata la rivoluzionaria Lotus 25 e regalò le più grandi soddisfazioni al fondatore della celebre scuderia britannica. Moss, che portò per la prima volta sul gradino più alto del podio una delle monoposto di Chapman fu appunto uno dei tanti grandi nomi del firmamento delle corse automobilistiche che contribuirono ad alimentare il mito Lotus. Un mito che purtroppo si è spento nel 1994 dopo la prematura scomparsa, peraltro avvolta dal mistero, del suo fondatore nel dicembre del 1982. Oggi il marchio Lotus vive ancora in F1, ma si tratta più che altro di un’operazione commerciale visto che il nome della casa di Hethel è stato abbinato alla ex Renault di Enstone, con il costruttore transalpino che in questi giorni sembra intenzionato ad acquisire nuovamente il controllo della squadra che aveva ceduto a fine 2010.