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la Repubblica

Perché bisogna ripartire dalla scienza

L'astrofisica del Gran Sasso Science Istitute riflette sul ruolo della scienza nell'era del Covid. In collaborazione con Codice Edizioni

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Perché la Scienza, oggi? È la domanda che Codice Edizioni ha posto a diversi scienziati che viene lanciata per aiutare a far pensare e condividere quanto la scienza sia importante e fonte continua di ispirazione. I contributi sono ospitati su uno speciale sito. In collaborazione con Codice Edizioni pubblichiamo alcuni di questi interventi. Questa settimana è la volta di Marica Branchesi,
Astrofisica, docente al GSSI (Gran Sasso Science Institute) e membro della Collaborazione Virgo.


Perché la scienza oggi? Perché la scienza dà risposte oggettive, la scienza dà risposte dimostrabili, ripetibili. Non dobbiamo commettere l'errore di pensare che siano risposte immutabili o prive di errore.
La scienza non è arrogante, le risposte vengono sempre messe in discussione, vengono sempre messe in dubbio ed è questo che spinge uno scienziato. È il contrario delle fake news o della fake science che ci inonda oggi e che si arroga sempre il diritto del vero assoluto nonostante le evidenze contrarie. La scienza ha tempi lunghi, e va rispettato il tempo della scienza: le risposte non sono sempre immediate e veloci. Io sono un astrofisico, osservo il cielo, mi piacciono i buchi neri, le stelle di neutroni.

E oggi abbiamo un’astronomia nuova, quella delle onde gravitazionali che ci permette di vedere quello che prima era invisibile. Io sono stata fortunata perché ho vissuto e partecipato a delle scoperte epocali. Ma per arrivare a queste scoperte sono passati 100 anni da quando Einstein le ha predette e gli scienziati hanno lavorato per anni e anni in periodi in cui si pensava che questa astronomia fosse un’astronomia impossibile.

Condivisione e collaborazione

La scienza è condivisione e collaborazione, le ultime scoperte ce lo hanno dimostrato. Le scoperte dall’immensamente grande all'immensamente piccolo sono state fatte grazie a scienziati di tutto il mondo che si sono messi insieme, superando le barriere, gli stereotipi e le discriminazioni. Sono sicura che, anche in questo momento, la scienza ci darà delle risposte, ci fornirà una cura, ci fornirà un vaccino contro il Covid. Le scoperte nasceranno dalla collaborazione e dovranno essere condivise per il bene comune. Si dovrà superare il profitto economico individuale.

Penso che questa pandemia abbia permesso a ognuno di noi di definire le priorità, di definire quali sono i valori e spero che siano i valori più belli a guidare la rinascita.

Già prima del Covid eravamo di fronte a un momento di scelte, eravamo di fronte ad una Terra senza più risorse, bistrattata, e il Covid può essere un'opportunità. L'opportunità di ripartire con scelte consapevoli, basate sulla scienza. Un’opportunità di costruire un futuro senza muri che favorisca il bene comune, il dialogo tra le diversità e che parta dal rispetto dell'uomo e della Terra.