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Bonus 110%, slitta la scadenza? Lavori gratis (forse) anche nel 2022

Bonus 110% si amplia: oltre alle seconda case gratis anche i lavori nel 2022? Ecco le richieste

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Potrebbero arrivare novità importanti sul bonus 110%. La detrazione che di fatto permette di fare lavori gratis per eco e sisma bonus potrebbe estendersi (non solo al tipo di immobile includendo anche le seconde case singole) ma anche temporalmente.

Detrazione 110% fino al 31 dicembre 2021: perché potrebbe essere troppo poco tempo

Ad oggi, come abbiamo visto, la finestra temporale per l’esecuzione dei lavori va da luglio 2020 a dicembre 2021 (18 mesi in totale). Entro queste due date vanno effettuate le spese, anche se di fatto i lavori iniziano prima o finiscono dopo. Tuttavia, secondo le ultime voci, il margine potrebbe allungarsi e includere anche il 2022.

Le dichiarazioni che lasciano ben sperare sono quelle del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro il quale, nel corso di un corso incentrato proprio sulle nuove agevolazioni fiscali e voluto dall’Ance (l’Associazione nazionale delle imprese edili) ha puntato il dito contro i tempi, a suo giudizio troppo stretti. Bisogna infatti considerare che, sebbene sarebbero lavori gratis, si tratta di grosse opere per i condomini che richiedono tempi di approvazione medio lunghi tra assemblee condominiali etc.

Va anche detto che ora, prevedibilmente, le ditte edili si ritroveranno a gestire molte richieste e non potranno accontentarle tutte nell’immediato. 

Cessione del bonus 110%: la polizza assicurativa obbligatoria

Il problema dell’estensione temporale della detrazione 110% attiene alle coperture economiche: spetterà in questo senso al Parlamento trovare le risorse necessarie. Cruciale sarà evitare il rischio di accordi al rialzo tra committente e fornitore d’opera (fatture e preventivi gonfiati etc). La proposta di Fraccaro prevede l’obbligo di stipula di una polizza assicurativa che copra dal rischio di contestazione delle congruità costi/lavori in fase di controllo.

Questa sarebbe una garanzia cruciale per il funzionamento dello sconto in fattura con cessione del credito: è logico e intuitivo infatti che chi accetta il credito dovrà avere una tutela e la sicurezza di non essere coinvolto in eventuali future contestazioni di questo genere. Anche perché le sanzioni previste sono ingenti.