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Mascherine? Sconto per Conte. E per lui costano 24 centesimi

Nel momento in cui gli italiani avevano già difficoltà a reperire le famose mascherine a 50 centesimi di Arcuri, lo staff del premier provvedeva ad ordinarne ben 97.200 alla metà del prezzo (soli 24 centesimi), oltre ad acquistare altri importanti dispositivi di protezione

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Imbarazzo per Palazzo Chigi dopo l'articolo de "Il Tempo", che ha portato alla luce uno scambio di email avvenuto fra gli uffici del premier Giuseppe Conte e la società Medberg srl con sede a Calcinate: argomento di discussione, una nuova e cospicua fornitura di mascherine. Acquistate, fra l'altro, a prezzi irrisori.

I messaggi, secondo quanto riportato nei documenti ufficiali del governo, sono stati inviati lo scorso 30 aprile, quando gli italiani facevano davvero molta fatica a reperire dei dispositivi di protezione individuale. Il commissario Domenico Arcuri aveva fissato il prezzo delle mascherine a 0,50 centesimi con la convizione che in questo modo tutti avrebbero potuto accedervi, ma in realtà il suo progetto ha fatto acqua da tutte le parti.

Mentre alcune farmacie restavano ancora prive dei preziosi Dpi, ed altre insistevano con il venderle a prezzi ben più elevati (si parla di un costo medio di 1,59 euro cadauna), alcuni supermercati come la Crai decidevano di ritirarle dai loro negozi piuttosto che venderle "ad un prezzo inferiore al loro costo di acquisto".

In mezzo a tutto questo putiferio, con i cittadini alla disperata ricerca di mascherine, il presidente del Consiglio pensava alla propria personale fornitura, provvedendo all'acquisto di ben 97.200 mascherine chirurgiche, a soli 0,24 centesimi l'una. Ben la metà, rispetto agli 0,50 centesimi stabiliti da Arcuri.

Secondo quanto riportato da "Il Tempo", oltre alle mascherine "normali", Palazzo Chigi aveva ordinato anche "600 mascherine chirurgiche con visiera protettiva antiappannante", pagate invece 0,48 centesimi più Iva. Sempre meno degli 0,50 centesimi di Arcuri.

Dal gruppo sono invece da escludere le altre mascherine indossate da Conte, quelle più "sfiziose", che il premier paga personalmente.

Alla lista della spesa, vanno inoltre aggiunti i rarissimi guanti in nitrile, preziosi in quanto in grado di non provocare allergie. Si tratta di un dispositivo di difficilissima reperibilità, fornito soltanto alle strutture ospedaliere in casi di estrema necessità. Nulla però è impossibile da trovare per gli uomini di Conte, che hanno provveduto ad acquistarne ben 10 mila paia di taglia L, al prezzo di 5,50 euro più Iva a scatola, per un totale complessivo di 600 euro. La fornitura, stando al quotidiano, è arrivata dalla società "Soluzione imballaggi alimentari srl" di Guidonia Montecelio (Roma).

La sicurezza, tuttavia, non è mai troppa. Così anche le famose auto blu sono state attrezzate a dovere, con specifiche apparecchiature anti-contagio per tutelare la salute degli "esimi" passeggeri ospitati a bordo. Lo scorso 18 maggio è infatti partito l'ordine "per l'installazione a bordo degli automezzi di servizio di una paratia divisoria rimovibile al fine di separare il posto guida dai passeggeri". Tutto al costo di 15 mila euro più Iva. A ciò va infine aggiunta una nuova richiesta di farmaci, che saranno stoccati in attesa di una eventuale necessità di utilizzo.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Del resto una notizia simile era già arrivata anche alcuni mesi fa: quando all'inzio della pandemia veniva detto ai cittadini di lasciare le mascherine agli operatori sanitari, mentre in realtà Conte e co. provvevano invece alla propria personale fornitura.