Adulti “bancarizzati” sono preoccupati dei propri soldi

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Le abitudini di risparmio delle famiglie sono mutate. Tre mesi di lockdown hanno segnato uno spartiacque: la visione verso il futuro è cambiata. Scopriamo perché gli adulti “bancarizzati” sono preoccupati dei propri soldi. Prima di entrare nel merito delle azioni va spiegato a chi ci riferiamo: titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale. In Italia 35 milioni di persone sono in queste condizioni. Il campione preso a riferimento è di 1063 adulti “bancarizzati” metà sono anche investitori. A questo punto vediamo cosa emerge dall’indagine curata da Anima Sgr, in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra Mr.

Nubi all’orizzonte

Le aspettative sul futuro sono pessime, i “bancarizzati” ritengono che la situazione economica e la solidità finanziaria si aggraveranno. Pensano lo stesso anche quella fetta di intervistati che indossa i panni degli investitori. La vicenda del coronavirus avrà un impatto negativo nel medio lungo termine con un calo della domanda in molti ambiti di consumi. Il peso del coronavirus si sente. Tra le preoccupazioni ci sono pandemie e malattie infettive, recessione e disoccupazione, choc finanziari, cambiamenti climatici. Gli investimenti non sono immuni: metà degli intervistati sono fortemente preoccupati dei propri soldi visto l’andamento dei mercati finanziari internazionali.

Cosa fare con gli investimenti

La metà degli intervistati ritiene che congelerà i propri investimenti e rinvierà acquisti non indispensabili. In questo modo si contribuirà ad aumentare la capacità di risparmio delle famiglie. Fa paura l’emergenza e per contrastarla meglio risparmiare.

L’interesse per le tematiche ESG

L’emergenza sanitaria ha avvicinato i bancarizzati alle tematiche  di investimento Environment, Social, Governance, acronimo ESG. Nelle scelte da fare vengono presi in considerazione anche questi investimenti per i quali prima non c’era molto interesse. Ci sono persone più interessate a capire la qualità della sostenibilità dei fondi ESG e delle aziende in cui investono senza badare al rendimento. Adulti “bancarizzati” sono preoccupati dei propri soldi per l’evolversi della situazione economica ma intanto strizzano l’occhio agli investimenti ESG.