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Roma, dalla Samp alla Juve: riparte la corsa Champions. Ecco calendario e probabile formazione

I giallorossi ricominciano la rincorsa all’Atalanta dalla sfida all’ex Ranieri. La rosa lunga può essere decisiva e Fonseca studia nuove soluzione tattiche

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Si riparte da Roma-Sampdoria. Il 23 o il 24 giugno i giallorossi dovrebbero tornare in campo all’Olimpico contro l’ex Ranieri per riprendere la loro corsa verso la Champions, obiettivo vitale per il futuro del club. Tre punti di distacco dall’Atalanta quarta in classifica, che ha una partita in meno e gli scontri diretti a favore. Fonseca punterà sulla rosa lunga e sulla qualità del suo gruppo, che a differenza di inizio marzo (quando è cominciato il lockdown e il calcio si è fermato), può contare sui rientri di Zappacosta, Diawara e Pastore. Dodici partite, in campo ogni tre giorni per sudarsi (è proprio il caso di dirlo visto il caldo estivo a fare da contorno) i trentaquattro punti rimanenti. Un tour de force pazzesco, che verrà poi sostituito dalla corsa all’Europa League che si svolgerà ad agosto.

Quando riparte la Serie A e chi affronterà la Roma

Il Ministro Spadafora punta a inaugurare la ripartenza del calcio con le ultime partite di Coppa Italia. Le due semifinali di ritorno (Napoli-Inter e Juventus-Milan) da giocare il 13 e il 14 giugno, e la finalissima il 17. Una sorta di mini torneo, da trasmettere in chiaro. Poi da sabato 20 nuovo via al campionato, con partite distribuite su tre slot: 17, 19:15 e 21:30. Prima spazio ai recuperi, mentre la 27^ giornata andrà in scena il 23 e 24 dello stesso mese.
La Roma come detto se la vedrà subito con la Sampdoria, in questo momento sedicesima a un solo punto dalla zona retrocessione e tra le squadre più colpite dal Covid-19. Una ripartenza “soft”, prima di altri impegni più complicati. A seguire la trasferta a San Siro contro il Milan, che non avrà Ibrahimovic out per infortunio, ma tra le squadre più in forma prima dello stop. Dopo l’Udinese in casa, altra trasferta complicata: si va al San Paolo di Napoli, per sfidare la squadra di Gattuso. Le altre big rimaste sul cammino di Fonseca e i suoi sono l’Inter, da affrontare alla trentesima giornata, e la Juventus in programma alla trentottesima. Le altre sono Udinese, Parma, Brescia, Verona, Spal, Fiorentina e Torino.

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LaPresse

Come sta la Roma e probabile formazione

In Germania si è registrato un trend particolare. Con gli stadi vuoti, giocare in casa non sembra più un vantaggio. Il 44 percento delle squadre che stavano in trasferta sono riuscite a strappare la vittoria. La Roma in questa stagione (così come negli ultimi anni) non ha avuto un grande feeling con lo stadio Olimpico, tanto da restare a digiuno di vittorie addirittura per due mesi abbondanti, dal 15 dicembre al 23 febbraio. Un dato che, in questo nuovo clima a cui ci si dovrà abituare, può essere ribaltato. La Roma fisicamente sta bene e può contare su una rosa di 28 giocatori, quasi tre squadre. Di questi, tre al momento sono a box: Zaniolo (che dovrebbe rientrare a luglio), Perotti e Pau Lopez. Il portiere sarà pronto per la ripresa. Fonseca avrà la possibilità di ruotare tanto i suoi, dando respiro a chi è più stanco. Un vantaggio che potrà essere decisivo. Si ripartirà con il solito 4-2-3-1, ma il tecnico portoghese sta studiando anche un assetto più solido con la difesa a tre. In difesa sicuri del posto Kolarov, Smalling e Mancini, mentre Zappacosta proverà a prendersi la fascia destra a discapito di Santon e Peres. A centrocampo tornerà Diawara in regia e ruoterà insieme a Villar (sempre più considerato), Cristante e Veretout. Davanti solo Dzeko e Pellegrini sono certi di partire dall’inizio, mentre sull’esterno dove servirà tanta gamba partirà chi sta meglio.

Il protocollo e come si organizzerà la Roma

Il nodo centrale per la ripartenza è sempre quello della quarantena in caso di nuovi positivi. Il mondo del calcio spinge per predisporre una sola settimana di isolamento per il contagiato, mentre il Cts continua a imporre due settimane. La Roma per ridurre al minimo il rischio sta pensando di organizzare trasferte di un giorno quando dovrà giocare fuori casa, con partenza la mattina stessa del giorno in cui si gioca e ritorno dopo il fischio finale. Stesso modus operandi che si utilizzava ai tempi di Luis Enrique. L’organizzazione per lo stadio Olimpico sarà stabilità di concerto con il Coni, proprietario della struttura e con l’ultima parola che gli spetta di diritto. Se il campionato dovesse essere interrotto non è esclusa la possibilità di giocare i playoff, congelando le posizioni. Per questo motivo la Roma dovrà correre verso il quarto posto sin dalla prima partita, puntando a un avvio sprint.