Coronavirus, meno danni del previsto per smartphone e PC nel 2020 | MobileLabs
Da 2,1 miliardi a 1,9 miliardi di unità. È questo il calo di spedizioni globali per PC, tablet e smartphone previsto da Gartner per il 2020. Una diminuzione pari al 13,6% rispetto all’anno precedente. Poteva però andare peggio. Com’è presumibile, la causa di questo andamento è da ritrovare nella pandemia da Coronavirus che – se da un lato – ha ridotto le disponibilità economiche dei singoli utenti per l’acquisto di nuovi dispositivi; dall’altro, ha spinto verso lo smart working e la didattica a distanza aumentando così la spesa delle aziende per nuovi notebook.
Entrando nello specifico, Gartner prevede un calo delle spedizioni totali di telefoni cellulari del 14,6% passando da 1,7 miliardi del 2019 a 1,4 miliardi nel 2020. Tra questi, gli smartphone registreranno un -13,7% raggiungendo 1.3 miliardi di unità. Nonostante l’intensificarsi dell’utilizzo di questi dispositivi, infatti, si allungherà – secondo i dati previsionali – il ciclo medio di vita degli smartphone: da 2,5 anni del 2018 agli attuali 2,7. Gli smartphone 5G che avrebbero dovuto rappresentare la vera crescita del settore nel 2020 rappresenteranno l’11% del totale.
Infine, le spedizioni di PC dovrebbero diminuire del 10,5% mentre quelle di notebook, tablet e Chromebook diminuiranno più lentamente rispetto al mercato dei PC. Secondo Gartner, però, almeno il 48% dei dipendenti potrebbe continuare a lavorare da remoto anche dopo la pandemia, contro il 30% precedente. Questa tendenza combinata con le necessità delle società di creare piani di continuità aziendali flessibili farà sì che i notebook sostituiscano i PC desktop nel 2021 e 2022.
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