Coppa Italia, Milan furioso. Scaroni: “Due partite in tre giorni dopo lo stop, scelta discutibile”

ROMA – La Coppa Italia da concludere tra il 13 ed il 17 giugno ha scontentato veramente tutti.

Nessuna delle partecipanti vuole giocare tre partite in appena una settimana dopo un lunghissimo stop.

Le due finaliste giocherebbero il 13 le semifinali, il 17 la finale e il 20 la ripresa del campionato italiano di calcio di Serie A.

L’Inter, stando a quanto scrive gazzetta.it, minaccerebbe di presentarsi a Napoli con la formazione Primavera.

Anche il Milan non scherza con le proteste. 

Le dichiarazioni del presidente rossonero Scaroni sono riportate da gazzetta.it.

“Comprendiamo – ha detto Scaroni – il valore di poter offrire a tutti gli appassionati partite di qualità dopo mesi di lockdown.

Ma, sotto il profilo sportivo, troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni.

Con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo”.

Per la conquista del trofeo, restano in corsa quattro società: Inter, Milan, Juventus e Napoli.

I risultati maturati nelle gare di andata eleggono come favorite Juventus e Napoli ma il discorso qualificazione resta comunque in bilico.

L’Inter disputò la semifinale di andata in un periodo di vistoso calo fisico.

Il Napoli vinse a San Siro con una magia di Fabian Ruiz, sogno di calciomercato di Barcellona e Real Madrid.

Nell’altra semifinale, Milan e Juventus pareggiarono per uno a uno a San Siro.

Rebic illuse i rossoneri ma poi Cristiano Ronaldo pareggiò i conti su rigore allo scadere.

I rossoneri si presentano a Torino senza diversi giocatori chiave.

Sono infatti squalificati Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo.