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Banca MPS: rally stellare con svolta bad bank. Cosa accadrà ora?

Banca MPS schizza in alto con un rialzo a due cifre che lo riporta sui top di inizio marzo. Ad infiammare il titolo il via libera UE alla bad bank: la view degli analisti.

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Un finale di settimana con i fuochi d'artificio per Banca Monte Paschi che già nelle ultime tre sedute si è messo in evidenza, con una corsa all'acquisto che ha portato ad un rialzo complessivo di quasi il 14%.

Banca MPS corre ancora: il rally è a due cifre oggi

Un progresso della stessa entità viene messo a segno in una sola giornata oggi da Banca Monte Paschi che viaggia in corso del 15,45% a 1,345 euro, con volumi di scambio esplosivi.

A poco più di tre ore dall'avvio delle contrattazioni, sul mercato sono transitate oltre 13,5 milioni di azioni, più del trilpo della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4 milioni di pezzi.

Nell'arco di sole 4 giornate Banca Monte Paschi si è reso protagonista di un'impennata che ha visto le quotazioni ritornare sui massimi di periodo lasciati alle spalle nelle prime sedute di marzo.

Banca MPS infiammato da rumor su via libera UE a bad bank

A scatenare l'ondata di acquisti su Banca Monte Paschi sono le indiscrezioni di stampa, peraltro confermate in qualche modo in mattinata, su un importante via libera da Bruxelles.

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, nei giorni scorsi la banca senese  avrebbe ricevuto l'ok informale della Direzione Concorrenza di Bruxelles per la creazione di una bad bank, in cui far confluire gran parte di crediti deteriorati che ha attualmente in pancia.

L'operazione cui si fa riferimento riguarda lo spin-off di quasi 10 milioni di euro di esposizioni non performanti ad Amco, ex Sga, società controllata al 100% dal Tesoro, quest'ultimo ancora primo azionista di Banca Monte Paschi con una quota di circa il 68% del capitale.

Il via libera alla bad bank è indubbiamente un passaggio importante per poter portare avanti il piano di uscita del Mef dall'azionariato della banca senese.

Il tutto passa ora al vaglio della BCE che sarà chiamata a dare il via liberà definitivo, ma secondo quanto riferisce Milano Finanza, l'impresione è che l'operazione non incontrerà particolari intoppi ed è ormai in dirittura d'arrivo.

Banca MPS: Vestager, bad bank non è aiuto di Stato

A confermare le indiscrezioni sono arrivate in mattinata le parole della commissaria alla concorrenza Ue, Margrethe Vestager, la quale ha dichiarato:

“Siamo stati in contatto con le autorità italiane su questa questione e sulla valutazione degli asset in corso di trasferimento.
Per quello che possiamo vedere non si tratta di una operazione di aiuti di Stato: è stata decisa prima della crisi Covid: spetta a ogni Stato decidere se notificare o meno, finora l'Italia non ha fatto una notifica".

Banca MPS: le ipotesi di Equita SIM sul deal

Da Equita Sim gli analisti segnalano che il deal permetterebbe in base ai loro calcoli, di ridurre l'Npe ratio di Banca Mps dal 13,2% del primo trimestre al 2,1%.

Pur non essendo noti i dettagli dell`operazione, è possibile ipotizzare che il transfer price della stessa possa essere vicino a valori di mercato, sbloccando le trattative con la Direzione generale della Concorrenza della Commissione Europea.

Ipotizzando un transfer price medio degli Npe di 33 centesimi, attraverso la capitalizzazione di un veicolo da parte di Banca Mps con 1,4 miliardi di euro, come da indiscrezioni di stampa di alcuni mesi fa, il Cet1 scenderebbe al 10,3%, un livello appena superiore ai requisiti Srep.

Gli analisti ricordano tuttavia che, in seguito all`approvazione da parte della Ue del quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19, il Governo potrebbe entro il 31 Dicembre 2020 ricapitalizzare la banca senese senza ricorrere al burden sharing degli azionisti o dei creditori subordinati, riportando il Cet1 ad un livello ampiamente sopra i buffer.

L'operazione renderebbe Banca Mps più appetibile in ottica M&A, favorendo una exit strategy del Mef, anche se non è da escludere la possibilita' che il Governo possa puntare al pieno controllo per completare l`uscita in tempi più lunghi.

In attesa di novità la SIM milanese mantiene una view cauta su Banca Monte paschi, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 1,3 euro.

Banca MPS sotto la lente di Bca Akros e di Mediobanca

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Mediobanca Securities che sul titolo ribadiscono il rating "neutral", con un target price a 1,3 euro.

Commentando le indicazioni di stampa, gli analisti evidenziano che un coverage ratio del 54,5% per gli Npl e del 44,3% per gli Utp ogni punto percentuale di crescita di copertura, costerebbe a Banca Mps circa 15 punti base in termini di CET1.

Infine, non è diverso il giudizio di Banca Akros che al pari di Mediobanca sul titolo ha una raccomandazione "neutral", con lo stesso fair value a 1,3 euro.

Secondo gli analisti, l'elemento chiave del deal resta il prezzo di vendita dell esposizioni non performanti.