Bimbo precipitato a scuola, morte causata "da negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle norme"
Secondo la pm, la mattina in cui il piccolo Leonardo cadde nella tromba delle scale le due maestre avrebbero “omesso la dovuta vigilanza sul bambino” e la bidella non avrebbe "prestato servizio nella zona di competenza" e non avrebbe "vigilato sulla sicurezza e incolumità dell'alunno"
by RedazioneDevono rispondere di omicidio colposo due maestre e una bidella della scuola Pirelli di Milano dove il 18 ottobre 2019 un bambino morì dopo essere precipitato nella tromba delle scale da un’altezza di circa 13 metri.
Come scrive la pm Maria Letizia Mocciaro nell’avviso di conclusione delle indagini, le tre avrebbero “cagionato la morte del bambino per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle regole”. Le due maestre avrebbero “omesso la dovuta vigilanza sul bambino” e la bidella è accusata di “non aver prestato servizio nella zona di competenza e di non aver vigilato sulla sicurezza e incolumità dell’alunno”.
Secondo quanto ricostruito finora, la mattina del 18 ottobre il piccolo Leonardo uscì da solo dalla classe per andare in bagno. Il bambino si sarebbe arrampicato su una sedia girevole con le rotelle, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto oltre il parapetto, precipitando dal secondo piano a quello interrato.
Il bambino era stato trasportato subito all’ospedale Niguarda, privo di conoscenza e con gravi traumi alla testa, al femore e probabili lesioni al rene e alla milza. Dopo aver subito un’operazione per diminuire la pressione intracranica, era stato trasferito nel reparto di neurorianimazione, dove è morto il 22 ottobre.