https://www.formulapassion.it/wp-content/uploads/2020/05/Cava-Litio-Creative-CC-666x444.jpg

FormulaPassion.it

I movimenti dietro il grande mercato del litio

Le grandi miniere di litio australiane sono oggetto di una rincorsa azionaria tra le varie multinazionali coinvolte nel settore

by

Il futuro dell’auto elettrica passa fortemente dal litio: dai suoi consumi, dalla sua raccolta e ovviamente anche dal suo controllo. Chi possiede i giacimenti è un interlocutore per il mercato automotive, che è a caccia del minerale per le sue ottime proprietà nel campo dell’elettricità. Le batterie al litio sono ormai tecnologie comuni tra i costruttori automobilistici che si preparano per una lunga transizione verso un mercato che potrebbe entro questo secolo diventare quasi esclusivamente elettrico.

Uno di questi interlocutori è la compagnia statunitense Albemarle Corporation, con sede a Charlotte. Dal 2015 l’azienda è diventata produttrice di prodotti a base di litio, tra cui sali e metalli, organo-litio e cesio. E i suoi siti estrattivi sono tra i maggiori al mondo. Ora l’obiettivo di Albemarle è di controllare la miniera di Greenbushes in Australia, una delle più grandi al mondo. Qui il litio è di casa da decenni, ma ora l’interesse non è mai stato così grande. L’ostacolo all’operazione è la quota controllata da Tianqi Lithium Corp, azienda cinese che nel 2018 controllava il 46% della produzione globale di litio.

Batterie elettriche, accelerata sull’alleanza europea

Le compagnie sono poche e molto grandi: un quasi oligopolio che Albemarle sta cercando di mantenere a suo vantaggio bloccando i rivali che potrebbero comprare quel 51% delle miniere australiane. Tianqi infatti vuole vendere diversi asset per ripagare i suoi debiti. E Eric Norris, capo della divisione Litio di Albemarle, ha dichiarato di voler essere in pole position per conquistare il territorio australiano. Per Norris “Greenbushes è la più grande risorsa del mondo” nel campo del litio, anche se per la verità c’è da considerare in questo senso anche il ‘triangolo del litio’ sulle Ande, tra Cile, Bolivia e nord dell’Argentina.

Dall’altro lato della barricata, Tianqi sta attraversando un periodo economico difficile, anche per via del coronavirus e non esclusivamente per gli alti e bassi nella domanda. Infatti la rivoluzione delle auto elettriche, come riporta Reuters, sta ritardando più del previsto: ciò potrebbe portare i cinesi a vendere gli asset, compresi quelli australiani, raccogliendo i primi milioni di dollari per partire con il risanamento.