Coronavirus. Mascherine gettate per strada, l’U.Di.Con. di Patti: “fenomeno da fermare”
by Salvatore Di TrapaniL’U.Di.Con. di Patti denuncia l’abbandono di guanti e mascherine per strada: “Doveroso sensibilizzare i cittadini nei confronti di tale problematica”.
Torniamo a parlare di coronavirus, ma questa volta lo facciamo ponendo l’attenzione sull’ambiente e sul territorio. L’U.Di.Con. di Patti, guidata dal responsabile Dario Giacoppo, denuncia l’abbandono di guanti e mascherine per strada. Un fenomeno sicuramente da scoraggiare, che contribuisce a sporcare e ad inquinare.
Stop a guanti e mascherine gettati per strada
«La pandemia, protagonista di questi ultimi mesi –si legge in una nota- ha determinato un uso maggiore dei dispositivi di protezione individuale (DPI), tra cui guanti e mascherine, per cercare di evitare e contenere il contagio. Nella maggior parte dei casi, tali strumenti di protezione non vengono smaltiti in modo corretto, e generalmente, molti sono soliti abbandonarli lungo le strade delle città. Bisogna cercare di fermare tali comportamenti in modo tempestivo proprio perché, ad oggi è risaputo quanto l’inquinamento, rappresenti uno dei problemi principali che riguarda il pianeta e i suoi abitanti».
L’U.Di.Con. ha quindi proseguito: «A questo proposito, il politecnico di Torino ha realizzato una ricerca, mediante la quale si è fatta una stima del numero di guanti e mascherine necessarie nella fase 2, fase nella quale ci troviamo. Sarebbero utili un miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti al mese affinché ognuno possa ritornare, in sicurezza, alle proprie attività produttive e sociali. Se solo una piccolissima parte di tali dispositivi di protezione, venisse abbandonata, questo avrebbe degli effetti altamente dannosi per l’ambiente terrestre e marino».
La ricerca dell’U.Di.Con.
Una stima preoccupante, dunque, che permette di evidenziare come sia necessario smaltire in modo scrupoloso guanti e mascherine. Il fenomeno dell’abbandono in strada dei dispositivi di sicurezza, ha aggiunto l’U.Di.Con. di Patti, riguarda anche la Sicilia che è stata oggetto di una ricerca da parte dell’associazione pattese.
«Tramite una ricerca –si legge ancora nella nota- realizzata sul territorio pattese dalla Sede U.Di.Con di Patti con responsabile Dario Giacoppo e con la collaborazione di Gloria Casella, si è osservato che purtroppo sono molte le mascherine e i guanti ad essere abbandonati nell’ambiente, non procedendo, così, a un loro corretto smaltimento».
Da qui la proposta: più contenitori di rifiuti sul territorio, in particolare fuori dai supermercati, dalle farmacie, dai parco giochi e dagli portelli automatici di banche e poste. Nel frattempo si punta anche alla sensibilizzazione della cittadinanza, affinché si limiti al minimo l’abbandono di rifiuti, in particolare di guanti e mascherine.