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Pallacanestro Biella, ultimo appello: “Da soli non possiamo farcela, ci serve il sostegno del territorio”

La società chiede aiuto a chiunque voglia investire nel basket: «Non dobbiamo disperdere questo patrimonio»

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«Purtroppo non siamo più in grado, da soli, di garantire le certezze che il territorio, i nostri giovani e i nostri tifosi in questo momento ci chiedono». Contiene un appello forte la nota di Pallacanestro Biella, che fa seguito alla riunione del consiglio di amministrazione di mercoledì sera. L'appello è rivolto «a chi voglia investire nel mondo dello sport e della pallacanestro, augurandoci di trovare nuovi imprenditori disposti ad affiancarci, a sostenerci o anche a sostituirsi a noi».

Parole che suonano come un allarme a cui il club rossoblù, nei suoi 26 anni di storia, non è nuovo, a partire dall'estate in cui Alberto Savio era in procinto di vendere il titolo sportivo a una cordata di imprenditori genovesi, fino alla situazione assai precaria lasciata dalla retrocessione in A2 del 2013. In tutti i precedenti, Biella ha trovato le energie per andare avanti, ed è quello che si augurano di riuscire a fare gli attuali dirigenti: «Come già avvenne esattamente sette anni fa stiamo cercando di provare a non privare il territorio di una delle sue eccellenze, migliaia di biellesi della propria passione e centinaia di famiglie dell'occasione di far praticare lo sport ai propri figli. Vogliamo credere ancora di riuscire a non disperdere tutto il patrimonio di esperienza, di organizzazione e relazioni che ci hanno permesso di crescere ed hanno permesso al movimento sul territorio di crescere in questi lunghi 25 anni». Per farlo, però, chiedono il sostegno del territorio, per poter proseguire «nel progetto sportivo che abbiamo cercato di costruire con dedizione, sacrificio e impegno». Per riuscirci, c'è tempo fino al 31 luglio, data ultima per formalizzare l'iscrizione al campionato di serie A2.