Renault taglia 15mila posti di lavoro nel mondo

In Francia saranno 4.600. Il piano punto a un risparmio di 2 miliardi in tre anni. La ceo: "Resteremo in Formula 1"

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Catena di montaggio in uno stabilimento Renault (ImagoE)

Parigi, 29 maggio 2020 - Sono circa 15mila i posti di lavoro che la casa automobilistica francese Renault, in difficoltà finanziarie, ha deciso di sopprimere in tutto il mondo (4.600 quelli in Francia). Il progetto, definito "vitale" dalla direttrice generale Clotilde Delbos, punta a un piano di risparmio di circa 2 miliardi di euro in tre anni, Ma non mancano le prime reazioni critiche a partire da quella del sindacato CFDT, che denuncia una "rottamazione sociale" e assicura che "si farà sentire con tutti i mezzi" a disposizione.

Il piano di ristrutturazione di Renault si basa essenzialmente "su misure di riconversione, mobilità interna e uscite volontarie", precisa il gruppo in una nota. Parte dei dipendenti che andrà in pensione non verrà sostituito ma non sono annunciati licenziamenti in tronco. Il colosso automobilistico simbolo della potenza industriale transalpina e proprietario di cinque marchi (Renault, Alpine, Dacia, Lada e Samsung Motors) intende eliminare circa 8% degli effettivi nel mondo (180.000).

Coronavirus, Renault annuncia taglio di quasi 15mila posti lavoro

In Francia il piano riguarda quattro siti: Caudan (Morbihan), Choisy-le-Roi (Val-de-Marne), Dieppe (Seine-Maritime) e Maubeuge (Nord). Da quanto dichiarato dal presidente della casa automobilistica, Jean-Dominique Senard, durante una conferenza stampa solo quello di Choisy-le-Roi, che impiega 260 addetti, sarà chiuso "entro il 2022". La strategia include lo stop della produzione a Flins (Yvelines), esaurita la catena di Zoe, dopo il 2024. Lo stabilimento, che conta attualmente 2.600 dipendenti, verrà riconvertito e recupererà l'attività del sito di Choisy-le-Roi, che occupa attualmente 260 addetti al riciclaggio di pezzi.

Resta in sospeso l'avvenire di Fonderie de Bretagne, con circa 400 dipendenti, a Caudan, con un'annunciata "revisione strategica". Stessa cosa a Dieppe, che occupa circa 400 persone. Renault dice di voler aprire "una riflessione sulla riconversione della fabbrica, finita la produzione dell'Alpine 110". Prevista inoltre la fusione dei siti di Douai e Maubeuge, nel nord della Francia, per creare un centro d'eccellenza di auto elettriche e utilitarie leggere. La produzione dei veicoli utilitari elettrici Kangoo dovrebbe trasferirsi a Douai. A livello internazionale, Renault punta a sospendere "progetti di aumento delle capacità previsti in Marocco e in Romania".

Confermata invece la presenza della casa automobilistica in Formula 1. "Resteremo con una equipe che si sta ricostruendo", ha dichiarato la ceo Clotilde Delbos. "L'annuncio di nuove regole sul budget è stato molto positivo per noi, perche' dovremo investire meno in questa disciplina rispetto ad alcuni concorrenti", ha precisato.

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