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la Repubblica

Mps, via libera Ue alla bad bank per i crediti deteriorati

Il titolo in evidenza in Borsa. La banca: "Avviato dialogo con Bce e Consob per far partire l'operazione"

MILANO - Mps in evidenza in Borsa (segui in diretta) sugli sviluppi europei sulla creazione di una bad bank per la separazione dei crediti detertiorati.

La commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe ìVestager ha indicato di aver "dato conforto all'autorità italiane" sulla creazione di una bad bank nella quale far confluire una parte dei crediti deterorati di Mps. Dunque, la Commissione non ha alcun problema su questa soluzione. "Ci sono contatti in corso, da quanto possiamo vedere non si tratta d una operazione di aiuto (pubblico) ed è stata decisa prima della crisi del coronavirus: spetta a ogni stato decidere se notificare o meno, finora l'Italia non ha fatto una notifica".

"Uno degli impegni della banca è che alla fine verrà venduta", ha rimarcato Vestager a chi le chiedeva se avesse un commento alle voci su una possibile permanenza dello Stato in Mps. La Commissione è "in contatto con le autorità italiane" sugli asset trasferiti "e per quello che possiamo vedere non coinvolge aiuti, è stato deciso prima della crisi Covid", ha spiegato.

Secondo Equita, l'operazione sulla bad bank "in base ai nostri calcoli di ridurre l'Npe ratio di Mps dal 13,2% registrato alla fine del primo trimestre al 2,1%. Gli analisti, sul fronte dei requisiti di capitale, ricordano come, in seguito all'approvazione da parte della Ue delle misure a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid 19, il governo in realtà potrebbe entro il 31 dicembre del 2020 ricapitalizzare la banca senza ricorrere al cosiddetto 'burden sharing' degli azionisti o dei creditori subordinati "riportando il Cet1 ad un livello ampiamente sopra i buffer". L'operazione "renderebbe Mps più appetibile in ottica m&a, favorendo una exit strategy del Mef, anche se non è da escludere la possibilità che il governo possa puntare al pieno controllo per completare l'uscita in tempi più lunghi".

Dopo le parole di Vestager, il Monte dei Paschi ha diffuso una nota nella quale precisa che la scissione parziale di un "compendio",  formato, tra l'altro, da una consistente porzione di crediti deteriorati "è allo studio e sono in corso le interlocuzioni con le autorità di vigilanza". "A seguito del via libera informale da parte della Commissione Europea, sono state avviate pertanto le interlocuzioni con la Banca Centrale Europea e la Consob in merito alla definizione dei profili autorizzativi per l'avvio dell'operazione. Si precisa infine che sono in corso approfondimenti in merito alla composizione del compendio che, alla data del presente comunicato, non sono state completati".