Twitter limita un post di Trump: “Glorifica la violenza”
Nelle ultime ore un tweet del Presidente USA è stato censurato da Twitter perché in violazione delle regole sulla glorificazione della violenza. Il messaggio non è visibile direttamente e la sua diffusione è stata limitata dalla piattaforma.
by Marco ParettiNel giro di poche ore l'escalation tra Twitter e Donald Trump ha raggiunto livelli critici. In seguito all'ordinanza con la quale il Presidente degli Stati Uniti ha messo in discussione la sezione 230 del Communications Decency Act e, di conseguenza, le responsabilità dei colossi online sui contenuti che i loro utenti pubblicano, Twitter è tornato a colpire Trump e i suoi tweet. Nelle ultime ore un messaggio del Presidente USA è stato infatti censurato perché in violazione delle regole sulla glorificazione della violenza.
Il tweet non è stato rimosso dalla piattaforma ma solamente nascosto: per visualizzarlo bisogna cliccare su un apposito tasto "visualizza". Come parte di questa "censura", la diffusione del tweet sarà limitata: è possibile retwittare il post con un commento, ma non è più possibile retwittarlo direttamente, commentarlo o mettere Mi piace. Twitter ha inoltre specificato che questa tipologia di trattamento impedirà al post di essere algoritmicamente raccomandato agli utenti all'interno della piattaforma social. Insomma, il post sarà oscurato per la maggior parte degli utenti.
Il messaggio di Trump riguarda le violente proteste di Minneapolis in risposta alla morte di George Floyd. "Ho appena parlato con il governatore Tim Walz per dirgli che l'esercito è con lui. In caso di difficoltà assumeremo il controllo, ma quando inizierà il saccheggio inizieranno le sparatorie". Decisa la risposta di Twitter: "Abbiamo applicato un avviso su questo tweet" si legge sull'account dedicato alla pubbliche relazioni della piattaforma. "Questo tweet viola le nostre politiche riguardanti la glorificazione della violenza in base al contesto storico delle ultime parole, la loro connessione con la violenza e il rischio che possa ispirare azioni simili". Trump ha infatti intenzionalmente o inavvertitamente citato l'ex capo della polizia di Miami Walter Headley che, nel dicembre 1967, ha affermato proprio “quando inizierà il saccheggio inizieranno le sparatorie", in riferimento alla volontà di inasprire i controlli nei quartieri neri con l'utilizzo di fucili a pompa, cani e tattiche aggressive.