Transizione 4.0: firmato il decreto attuativo
Con il Piano Transizione 4.0 saranno mobilitati 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che maggiormente punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0
by Pasquale PironeÈ stato firmato il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0 attraverso cui avviare la nuova politica industriale del Paese, in grado di sostenere una veloce ripresa dell’economia dopo l’emergenza Covid. Lo si apprende nel Comunicato stampa pubblicato sul sito del MISE ieri 28 maggio 2020.
Si ricorda che il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese che prevede “una maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica”. Le principali azioni che vi rientrano riguardano:
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, il cui scopo è quello di “Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato”.
- Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design, con la finalità di “Stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale”.
- Credito d’imposta formazione 4.0, finalizzato a “Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese”.
Di seguito si riporta espressamente il contenuto del comunicato di ieri.
Il contenuto del comunicato
Il MISE, nel comunicato di ieri, così si esprime: “Con il Piano saranno mobilitati 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che maggiormente punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0. Si tratta di settori decisivi nei quali sarà sempre più fondamentale investire nei prossimi anni per favorire il processo di transizione digitale del nostro sistema produttivo, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, e accrescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.
Il decreto, oltre a consentire alle imprese di condurre gli investimenti in corso e di programmare quelli successivi con maggiori certezze sul piano operativo e interpretativo, definisce le modalità attuative del nuovo credito d’imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019. Si definiscono in particolare i criteri tecnici per la classificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, nonché l’individuazione, nell’ambito delle attività di innovazione tecnologica, degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta. Sono inoltre individuati i criteri per la determinazione e l’imputazione temporale delle spese ammissibili e in materia di oneri documentali.
Con la pubblicazione del decreto, inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, diventeranno attuative le disposizioni delle numerose novità introdotte nella legge di bilancio 2020 per incentivare e supportare la competitività delle nostre imprese e valorizzare il Made in Italy”.