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CFD e galleria del vento: riduzioni oltre il 50%
Le nuove restrizioni imposte dalla FIA porteranno ad un drastico calo dell'utilizzo della galleria del vento e del CFD, che per il vincitore nel 2022 supererà il 50%.
by Carlo PlatellaTra le numerose modifiche ratificate dal Consiglio Mondiale del Motorsport figurano anche le nuove restrizioni sulle simulazioni aerodinamiche computerizzate e sull’utilizzo della galleria del vento. Come tanti aspetti regolamentari che governano la Formula 1, le procedure di limitazione ai test aerodinamici risultano alquanto intricate. È possibile tuttavia analizzare i cambiamenti principali e intravederne le conseguenze per i team.
Componenti omologati e regole di sviluppo per il 2020
Lo sviluppo aerodinamico viene condotto dalle squadre attraverso due strumenti principali. Il primo è la galleria del vento, in cui è possibile testare un modello in scala della vettura completa. In secondo luogo vi sono le simulazioni al computer CFD, acronimo di Computational Fluid Dynamics. A loro volta il regolamento sportivo classifica le analisi CFD in due categorie, A e B, a seconda della tipologia di risorse impiegate.
La procedura
Le limitazioni coinvolgono tutte e tre le tipologie di analisi elencate. Per quanto riguarda le simulazioni computerizzate, i team registrano alla FIA i computer e più in generale gli hardware impiegati. La Federazione quindi è in grado di monitorare le risorse di calcolo intese come numero di ore e processori utilizzati dall’intera squadra e controllare che rispettino le soglie limite definite nel regolamento sportivo.
L’utilizzo della galleria del vento invece è vincolato sia nel numero di prove singole effettuabili sia nel numero di ore. Nel dettaglio, il regolamento definisce il Wind On Time, in sigla WT, come il tempo nell’arco di una settimana in cui i flussi nella galleria superano i 15 m/s, poco oltre i 50 km/h all’ora.
Il tempo settimanale di attività in galleria del vento deve sottostare ad un monte ore limite, chiamato WT limit, che decresce quanto più l’utilizzo delle simulazioni al CFD si avvicina al massimo consentito. In poche parole, ai team è concesso un lasso di tempo totale da suddividere tra la galleria e le analisi al computer.
Le restrizioni 2020-2021
I limiti fissati dal regolamento sportivo si riferiscono ad un periodo di 8 settimane chiamato ATP, finito il quale tutti i parametri vengono riazzerati. In vista del campionato 2020 il WT limit viene abbassato a 20 contro le 25 ore attuali. L’occupazione generica della galleria inoltre passa dalle 60 ore settimanali a poco meno di 50, mentre i singoli test sono limitati a 51 nell’arco di una settimana, a fronte dei 65 finora utilizzati. In maniera analoga, le risorse utilizzabili per le analisi al CFD subiranno un calo del 20%. Ne consegue che quindi sarà ancora più difficile per i team ripartire le ore tra le simulazioni al computer e i test in galleria.
Nel 2021 invece le limitazioni alla galleria del vento e alle analisi CFD verranno trattate separatamente. Le ore di Wind On Time in galleria saranno 10 a settimana, mentre il numero massimo di test effettuabili sarà di 40 ogni sette giorni, segnando un calo di quasi il 40% rispetto al limite attualmente in vigore. Anche l’utilizzo del CFD subirà un ulteriore giro di vite del 20%, arrivando ad un abbassamento complessivo del 40% rispetto a quanto è stato concesso finora.
L’handicap aerodinamico
Il 2021 inoltre vedrà l’introduzione delle limitazioni allo sviluppo aerodinamico in base alla posizione in campionato. L’ultimo classificato potrà godere del 112.5% delle risorse rispetto ai valori standard sopra riportati. La percentuale poi va a decrescere linearmente per i team man mano che si risale la graduatoria, fino ad arrivare al 90% per il primo posto. Dal 2022 però questi limiti cambieranno ulteriormente, diventando il 115% per l’ultimo posto e il 70% per il primo classificato.
Aerodinamica ad handicap: i dettagli
Il tutto si traduce nel fatto che tra due stagioni la squadra prima in classifica godrà di sole 7 ore di Wind On Time in galleria del vento. Sempre per il team vincitore inoltre il numero di test settimanali passerà a 28, quindi meno della metà dei 65 attualmente concessi, nel dettaglio il 43%. Anche le risorse per il CFD saranno fortemente contingentate, con un calo di quasi il 60% rispetto a quanto avviene per tutti ai giorni nostri.
In conclusione, le nuove limitazioni imposte dalla FIA andranno ad inserirsi gradualmente nel sistema attuale. Tuttavia, una volta entrate pienamente in vigore, segneranno un grandissimo cambiamento nel modo di lavorare della Formula 1 contemporanea.