la Repubblica
I sogni? Come una notte a teatro
by ALESSANDRA RONCATO“I sogni sono una sorta di teatro dell’interiorità. Svelano immagini, contenuti ed emozioni che spesso non coincidono con quelle della veglia”. Enrico Ferrari, novarese, 63 anni, fino a 15 anni fa ha lavorato nei servizi pubblici di psichiatria. Oggi, fa parte del Centro Italiano di Psicologia Analitica per il quale in passato ha coperto cariche direttive. Oggi è docente presso la scuola di psicoterapia del Centro e svolge attività privata. In quanto psichiatra e psicoanalista junghiano, di sogni è un esperto.
Dottor Ferrari, cosa sono i sogni?
“Sono l’espressione della nostra vita interiore che si manifesta quando la coscienza è silente, quindi durante la notte. Nella pratica terapeutica ispirata alla psicoanalisi sono espressioni che integrano l’attività della veglia, svelando delle parti nascoste, inconsapevoli al paziente. A volte possono anche presentare dei nuovi orizzonti. Tutte le immagini, i contenuti e le emozioni che si manifestano quando la coscienza è silente, cioè nel sonno, hanno un loro significato perché svelano la parte inconscia della psiche”.
Sognare è importante?
“Quando il sogno viene ricordato e raccontato è possibile l’opera di integrazione e amplificazione della vita psicologica. Anche se non è una certezza scientifica ma una sensazione forte, sognare anche quando non si ricorda il sogno, o se ne ricordano solo dei frammenti, ha un’importanza notevole. Tutti noi sogniamo sempre. Quello che non sempre avviene è ricordare, ovvero far incontrare il sogno della notte con la coscienza del giorno. Recentemente il sogno è stato molto studiato anche dal punto di vista neuro fisiologico quindi dell’attività elettrica cerebrale, un metodo di studio che non si interessa del significato”.
Cosa ci raccontano i sogni?
“Parlano di noi, di ciò che non sappiamo ma anche del nostro rapporto con gli altri. Degli influssi che gli altri hanno su di noi, che il mondo ha sulla nostra vita. I sogni sono sempre l’incontrarsi di elementi individuali ed elementi collettivi. Queste due componenti sono le braccia della nostra vita in quanto esseri individuali ma allo stesso tempo parte di un collettivo che è la nostra storia e il mondo in cui siamo inseriti. Essendo i sogni una sorta di teatro della notte, vanno interpretati, non hanno il linguaggio della razionalità e della logica e svelano in forma cifrata qualcosa di non conosciuto alla coscienza”.
Due persone diverse, lo stesso sogno: è possibile?
“Possono trattare temi comuni ma vanno individualmente interpretati. Nei sogni possono esserci immagini di amore, odio, rabbia ma ognuno di questi temi è connesso alla biografia del sognatore e all’intero delle sue relazioni”.
Incubi o sogni positivi: esistono tipi diversi di sogni?
“La distinzione dal punto di vista di chi fa la mia professione è tra sogni individuali e universali. Nei primi sono rappresentati soggetti umani: il sognatore e le persone che conosce. I secondi presentano temi che hanno un valore universale dove sono rappresentati ad esempio elementi del mondo animale, del mondo naturale, un terremoto, una montagna… Questa è la distinzione principale del sogno. Poi ci sono dei sogni che interrompono il sonno, come un incubo ad esempio. Questi sogni hanno un carico emozionale forte che il sognatore non riesce a contenere nel sonno e che lo fa svegliare. L’incubo è in genere un sogno a contenuto terrifico che ha a che fare con qualcosa di ancora poco elaborato. Altri sogni hanno invece una cornice che li contiene, hanno una trama più completa che può avere sfumature positive o negative ma non interrompe il sonno: questo è un sogno che ha a che fare con temi del sognatore che sono già un po’ più elaborati, digeriti”.
Quando possono diventare campanelli d’allarme?
“Diciamo che sono delle antenne sensibili che dovrebbero essere ascoltate nel loro messaggio, soprattutto quando il contenuto del sogno è molto difforme dai contenuti della coscienza. Ad esempio, supponiamo che il sognatore abbia un cattivo rapporto con il padre e nella vita diurna abbia un’idea convinta di lui come padre padrone: può essere che nel sonno, sogni il padre malato che gli chiede aiuto. Il significato? Probabilmente il padre cerca di nascondere i propri lati deboli e il sognatore in qualche modo li ha percepiti ma non li porta alla consapevolezza. In questo senso vedere in un uomo che sembra solo negativo anche delle parti di bisogno umanizza di più e consente, se si riesce a farsene carico, una relazione con il padre più equilibrata, completa, meno unilaterale. All’inverso, ci può essere un rapporto di coppia uomo-donna totalmente pacifico ma nel sonno il sognatore vede la propria donna che lo tradisce. Ovviamente non vuol dire che ci sia un pericolo di tradimento concreto ma c’è un elemento di non fiducia che nella veglia il sognatore rimuove. Questo è un campanello d’allarme che, se ben avvertito e non spazzato via, consente di addentrarsi di più nella propria conoscenza e in quella del rapporto di coppia”.
È importante condividere i propri sogni con gli altri?
“Con gli amici può essere un argomento che aiuta a prendere un po’ di familiarità con aspetti della vita del sognatore che non sono quelli concreti, quotidiani. Ma è pericoloso perché si rischia la banalizzazione e la banalizzazione porta alla non presa in considerazione. È importante invece che il figlio racconti i sogni alla madre. Se il bambino racconta il sogno che lo ha spaventato, consegna alla madre la propria paura e dalla madre può ricevere quella rassicurazione che gliela fa tenere a bada”.
In questi mesi nei sogni cosa è successo?
“Questo periodo è come una ferita improvvisa che ha cambiato la vita di ognuno di noi. Nei sogni che ho ascoltato come dialogo terapeutico sono emersi soprattutto tre temi. È ricorrente il sogno della perdita dei denti, come se l’aggressività crollasse. La perdita dei denti è accompagnata alla paura di perdita di immagine, al non essere più integri, in qualche modo impotenti e impresentabili agli altri. Il crollo dei denti non è un tema nuovo, si collega alla perdita della forza dal punto di vista primordiale: nei denti noi abbiamo la prima manifestazione della nostra forza. Un secondo capitolo riguarda i sogni di invasione del proprio corpo da parte di vermi e insetti, che nella scala zoologica sono delle forme di vita primitive. Ovviamente c’è un riferimento collettivo alla possibilità di avere dentro di sé un elemento dannoso. In un periodo in cui c’è stata una sospensione improvvisa del tempo, in cui sono saltati i rapporti sociali, una terza categoria comprende sogni di regressione: sono venuti a galla temi di relazioni amorose e non che sembravano essere già superate. C’è stato un ripescare nel passato contenuti della propria vita. Nell’impossibilità di guardare al futuro, nei sogni c’era un tentativo di recuperare delle situazioni date per concluse. C’è anche una quarta categoria di sogni più promettente ma più rara: sogni di speranza in cui vengono messe a fuoco delle nuove possibilità di vita”.
Tra il lockdown e la Fase 2 i sogni sono cambiati?
“Mi è capitato di ascoltare sogni dove c’era una sorta di confusione dei confini. Dove non si sa di chi sia uno spazio, se mio, tuo o di altri. C’è una sorta di smarrimento. Ma al momento è prematuro dire cosa sia davvero cambiato, siamo ancora in fase di osservazione”.