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Colpo alla camorra, arrestato superlatitante: era ricercato da un anno

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I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato Ciro Imperatrice, tra i vertici del clan Cuccaro-Andolfi del quartiere Barra, irreperibile da ottobre 2019, soprannominato “Brutolino” o “Brodolino”, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoli poiché condannato a due anni e cinque mesi di reclusione per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Il latitante è stato arrestato dopo un’intensa e articolata attività investigativa, rintracciato alle prime ore dell’alba in un’abitazione di Cupa Rubinacci. I militari lo hanno sorpreso nascosto all’interno di un armadio della camera da letto dove dormiva. Portato nel carcere di Secondigliano.

Il clan sotto attacco e il reggente arrestato

Il mese scorso clamoroso fu l’agguato contro un altro esponente dei Cuccaro-Aprea, Luigi Ferrante. L’uomo è fratello di Ciro ‘o chicc, storico reggente del gruppo e persona di fiducia del boss Vincenzo Aprea. Arrestato nel 2010 nel maxi blitz che portò a sedici arresti nel gruppo: in quell’occasione catturate anche le tre sorelle LenaGiuseppina e Patrizia Aprea. Fu il pentito Giuseppe Manco a parlare dello strapotere delle tre sorelle:«Nel clan Aprea il controllo dell’economia era esercitato da loro. Ed erano sempre loro a dare l’ultima parola, nel senso che controllavano anche i conti portati da noi». Luigi Ferrante in quel periodo coadiuvava le sorelle nella gestione del gruppo: non ha la personalità del fratello ma sarebbe considerato ugualmente un elemento di vertice del gruppo.

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