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Camorra, tutti a processo i ras del gruppo di ‘Abbasc Miano’

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Rinvio a giudizio per i ras che volevano prendersi Miano. E’ la decisione presa dal gip Marcopido di giudizio immediato nei confronti dei componenti del gruppo di ‘Abbasc Miano’ o ‘Abbasc o Mexico’. Il gruppo era retto dal triumvirato composto dai giovani ras Matteo Balzano, Salvatore Scarpellini e Gianluca D’Errico. I trentasette imputati rispondono a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e usura. Per la Procura sono i componenti del gruppo che dal 2015 ha tentato la scalata inaugurando nella parte bassa del quartiere (appunto chiamata ‘Abbasc Miano’) una stagione di terrore. Questi giovanissimi avevano cercato di occupare quegli spazi lasciati vuoti dai Lo Russo. È il caso per esempio di Maria Trambarulo, moglie di Salvatore Silvestri nonchè nipote di Gennaro Trambarulo ‘storico’ esponente dell’Alleanza di Secondigliano. O di Mariarca Bosti, moglie di Luciano Pompeo e un tempo fedelissimo del ras Valerio Nappello. Proprio Silvestri e Pompeo erano stati condannati tre mesi fa a 20 anni di reclusione per l’omicidio di Patrizio Serrao.

Il gruppo di ‘abbasc Miano’

E’ lì, nella parte bassa di via Valente che avevano costituito la propria roccaforte lanciando il guanto di sfida agli altri gruppi identificati con la ‘vecchia guardia’. Non è un caso che l’ultimo ferimento di sei mesi fa ha interessato Luigi Torino, figlio di quel Salvatore ‘o gassusar che iniziò la sua ‘carriera’ criminale con Ettore Sabbatino e Giuseppe Lo Russo poi dissociatosi clamorosamente dalla camorra alcune settimane fa.  Dopo l’agguato a Torino c’è stato l’attentato incendiario contro l’abitazione di Luigi Cifrone ras  del gruppo di giovani ‘traditi’ dai primi. Come loro i Perfetto, i Cifrone, gli stessi D’Errico, i Balzano, gli Scarpellini. Sono loro, secondo le forze dell’ordine, ad aver lanciato una campagna di ‘apartheid’ contro gli ex capi con striscioni, scritte sui muri (‘Ztl Lo Russo’) e continue minacce a chi in un modo o in un altro è legato al vecchio clan. Adesso sembra essere arrivata la mazzata definitiva per quelli di ‘Abbasc Miano’.

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