https://www.tempostretto.it/wp-content/uploads/2012/05/teatro-greco-taormina.jpg

Covid. “Caro Musumeci, sul passaporto sanitario ci ripensi. La Sicilia è terra accogliente”

by

La lettera di un infermiere siciliano che da anni lavora in Svizzera: "Il turismo in sicurezza si può fare"

Di seguito la lettera di Fabio Coglitore al governatore della Regione Siciliana in merito alla ventilata ipotesi di un “passaporto sanitario” per chi vuol venire nell’isola a trascorrere le vacanze (unico caso in Europa).

Gentile Presidente Musumeci,mi chiamo Fabio Coglitore e sono uno dei tanti siciliani sparsi in giro per il mondo.  A fine marzo Tempostretto.it mi aveva dato l’opportunità di raccontare la mia storia di infermiere impegnato nella lotta al Covid-19 in Svizzera. Fortunatamente, da un paio di settimane, la situazione è tornata ad una progressiva normalità.

L’idea del passaporto sanitario

Mi permetto di sfruttare questo nuovo spazio per dissentire, signor Presidente, in maniera educata ma ferma sul progetto di ” passaporto sanitario” per i turisti che vorranno visitare la nostra amata terra in estate.  Capisco, signor Presidente, la prudenza dopo un periodo storico durissimo e imprevedibile. So che probabilmente bisognerà rispettare limitazioni e regole di prevenzione igienico-sanitarie per un pò e mi rendo conto di come sia necessario attendere i dati epidemiologici per poter prendere una decisione difficile, ma la decisione sul cosiddetto “passaporto”, signor Presidente, proprio non la capisco.

La Sicilia terra accogliente

Non la capisco perché non garantirebbe, comunque, l’eliminazione totale di un rischio di contagio ; non la capisco perché, oltre ad esami clinici, ci si potrebbe dover trovare a  rispondere, forse, a domande strettamente private. Non la capisco perché la Sicilia è sempre stata e deve restare terra accogliente verso tutti coloro che scelgono di passare le vacanze nella nostra isola, a maggior ragione come prima metà dopo il lock down, alimentando un settore, quello turistico, che aspetta impaziente di rimettersi in moto ( parliamo di migliaia di persone tra strutture alberghiere e balneari, ristorazione e commercianti e, cosa più importante, relative famiglie).

Turismo in sicurezza

La prego quindi, signor Presidente, di riconsiderare l’ipotesi di applicazione di una tale misura e vedrà che io, come altri migliaia di turisti e siciliani da troppo tempo lontani, saremo ben lieti, rispettando ogni regola di prevenzione igienico-sanitaria in essere, di atterrare e passare, quanto prima, un pò di tempo in Sicilia.  In fondo, comunque, il nocciolo della questione si risolverà quando avremo una decisa risposta politica al semplice ma fondamentale quesito ” meglio riaprire e ripartire o restare chiusi? “

Distinti saluti,

Fabio Coglitore

Articoli correlati