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Borse europee, tornano le nubi su escalation tensioni Usa-Cina

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Tornano le nubi sulle Borse europee, reduci da varie sedute positive grazie all’ottimismo per la fine dei lockdown e la speranza di una rapida ripresa dell’economia.

A condizionare l’umore degli investitori, l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

L’indice Cac-40 a Parigi cede in avvio lo 0,78% a quota 4.733 punti, a Londra il Ftse-100 si posiziona a quota 6.218 mentre a Francoforte il Dax cede l’1,12% a quota 11.649.  Renault perde il 4,7% dopo aver annunciato una piano per eliminare circa 15 mila posti di lavoro in tutto il mondo e ridurre la capacità produttiva di quasi un quinto.

L’indice Ftse Mib storna a quota 18.201 punti (-0,81%): le vendite che si concentrano sul settore auto e sui finanziari.
Fca segna un calo del 2,3%, Pirelli del 2,2%. Tra le banche Unicredit lascia l’1,89% , Mediobanca il 2,09% e Intesa contiene il calo allo 0,9 per cento. In controtendenza si muove il settore pharma con Diasorin che corre in rialzo dell’1,2% e Recordati che guadagna lo 0,55 per cento.

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato per oggi una conferenza stampa “sulla Cina” e tanto è bastato ieri ad azzerare i guadagni di Wall Street, che ha poi chiuso in calo.

La Casa Bianca, che già aveva puntato l’indice contro Pechino per la gestione dell’emergenza coronavirus, ha mal digerito la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong, cosa che mette a repentaglio l’autonomia dell’ex colonia britannica.

Intanto, lo spread tra BTp e Bund torna sopra quota 190 in avvio di seduta sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato. Ieri, sfruttando l’ottimismo per l’approvazione del Recovery Fund europeo, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco era sceso fino a chiudere a 188 punti base, ai minimi dalla fine di marzo.

Oggi in avvio è indicato a 192 punti base mentre il rendimento del BTp decennale benchmark apre all’1,49% dall’1,47% del finale di ieri.