Perchè i venditori cedono le loro case ad 1 euro: gli interessi nascosti 

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Perchè i venditori cedono le loro case ad 1 euro? Quali sono le convenienze?

“Il miglior accordo è quello che soddisfa entrambe le parti contraenti” recita un detto. Cosa poi non sempre così scontata. Per chi si occupa di contrattualistica, il cosiddetto contemperamento degli opposti interessi in gioco è una questione all’ordine del giorno.

Accordi bilanciati e contratti capestro

Il fine è infatti addivenire ad un “contratto bilanciato” che, in buona sostanza, è l’opposto del “contratto capestro”. Si definisce tale, quell’accordo manifestamente sbilanciato a favore di una parte. Lo sbilanciamento può arrivare ad un livello da costituire per l’altro soggetto contraente, una sorta di cappio al collo; da qui l’efficace locuzione di contratto “capestro”. Sono esempi tipici di accordi sbilanciati quelli conclusi sulla base di moduli o formulari. Basti pensare alle polizze assicurative, o anche anche ai contratti di locazione che si avvalgono di prestampati.

Perchè i venditori cedono le loro case ad 1 euro: gli interessi nascosti

Tutto ciò premesso, è legittimo chiedersi come mai esistono dei proprietari che sono disposti a vendere i loro beni di proprietà all’irrisorio prezzo di 1 euro? Una realtà che sta prendendo sempre più piede in Italia con procedure strutturate di cui abbiamo dato notizia . Si tratta anche in questo caso di contrattazione sbilanciata o magari c’è dell’altro?

Venditori filantropi o interessati

Una possibilità è che si tratti di filantropia. Esiste comunque un’altra variabile. Vediamo quindi di approfondire perché i venditori cedono le loro case ad 1 euro e gli interessi nascosti. La premessa d’obbligo è che si tratta di abitazioni spesso ubicate in zone magari d’interesse storico paesaggistico, ma distanti dalle realtà dove si svolge la vita di tutti i giorni. Per cui è frequente che queste case, spesso di famiglia, vengano ereditate, ma non si conformino più agli standards medi di vita.

Step 1

I proprietari si trovano quindi a sostenere spese inutili legate all’immobile, nonostante il suo mancato uso. E qui allora può accendersi la lampadina. Meglio “disfarsi” degli ingombranti lasciti testamentari e trasferire il tutto sulle spalle di chi potrà prendersi cura effettivamente delle case.

La modulistica predisposta dalle varie amministrazioni comunali, coinvolte nel progetto “case a 1 euro”, parla chiara. La parte interessata all’acquisto della casa, il più delle volte, deve sottoscrivere un modulo di manifestazione d’interesse con l’accollo di specifici impegni. Tra i più rilevanti: l’obbligo di sostenere o rimborsare le spese sostenute dal proprietario per tutto il periodo di messa in disponibilità del bene al comune.

Step 2

Un impegno di non poco conto, considerato che il periodo di messa a disposizione dell’immobile può durare anni. Questo significherà, per il proprietario venditore, uno sgravio di imposte, tasse locali e statali. E considerando che gli stabili d’interesse sono “vecchio stile” quindi con metrature e cubature importanti, l’interesse in termini di risparmi può risultare davvero significativo.

Non vanno poi passate in secondo piano nemmeno le spese, nessuna esclusa, connesse al successivo e regolare passaggio di proprietà del bene. Per cui con la conclusione dell’accordo, in un sol colpo, le spese notarili, fiscali, di voltura, e legate ad eventuali sanatorie edilizie passano all’acquirente.