Trattenuta dell’Inps sulle pensioni: ecco come revocarla
by Daniela CirasinoProbabilmente non tutti i pensionati sono a conoscenza della trattenuta sindacale che l’Inps scala mensilmente dalle pensioni. Tale balzello, che molti pensionati pagano ogni mese, è il risultato di una convenzione tra Inps e organizzazioni sindacai. Di seguito vi illustreremo la procedura da seguire per eliminare la trattenuta dell’Inps sulle pensioni: ecco come revocarla con una semplice procedura.
In cosa consiste la trattenuta sindacale sulle pensioni?
Generalmente, i lavoratori che risultano iscritti ad un sindacato, corrispondono una quota mensile di adesione che il datore di lavoro effettua direttamente sulla busta paga. Allo stesso modo, anche quando si va in pensione la trattenuta persiste sull’assegno mensile. Quello che cambia è che, in questo caso, è l’Inps a trattenere la quota mensile. Ogni anno, secondo quanto stabilisce la la legge n. 485, 11 agosto 1972, l’Inps stipula una convenzione con le organizzazioni sindacali relativamente alla riscossione dei balzelli previsti. Tale procedura consente una evidente agevolazione per il sindacato che si assicura un flusso di denaro costante in forma di trattenuta per le quote associative. Chiunque, però, volesse sciogliersi da tale vincolo e revocare la trattenuta, potrebbe farlo rinunciando all’iscrizione al sindacato a e tutto ciò che ne consegue.
Quali pensionati riguarda?
Solitamente, la percentuale relativa alla trattenuta varia in base a dei calcoli che vengono effettuati sul tipo di trattamento previsto. Ciascun pensionato trova una apposita voce specifica sulla quale è indicato l’importo del contributo associativo. Con il decreto n. 31 del 18 febbraio 2020, il Ministero del Lavoro ha stabilito che: da quest’anno, l’Inps e altri Enti previdenziali, dovranno comunicare le quote annuali a ciascun pensionato tramite cassetta postale online o per posta. Quando l’Inps trattiene gli importi sulle varie pensioni, successivamente provvede a corrisponderli all’organizzazione sindacale presso cui ciascun contribuente è registrato.
In linea generale, le pensioni coinvolte nella misura che hanno diritto alla trattenuta sono:
1)quella diretta;
2)quella di reversibilità;
3)quella indiretta.
Al contrario, non versano i contributi sindacali coloro che percepiscono una pensione o assegno sociale. Per vedere in quali casi è possibile aumentare la pensione di reversibilità grazie all’assegno sociale, si può consultare questo articolo qui.
Come noto, l’Inps non è autorizzato a procedere al ritiro della trattenuta senza l’autorizzazione del pensionato. Difatti, l’Istituto riceve una delega alla riscossione della trattenuta. Solitamente, il pensionato sottoscrive tale autorizzazione al momento della domanda di pensionamento.
Trattenuta dell’Inps sulle pensioni: ecco come revocarla accedendo al portale
Nel caso in cui desideri revocare tale delega, allora il pensionato dovrà presentare apposita richiesta accedendo al portale Inps. Una volta entrato nella propria area personale, il pensionato potrà selezionare la voce “deleghe sindacali su trattamenti pensionistici” e selezionare la voce “revoca”. Una volta confermata l’operazione con un semplice click, la richiesta si considera inoltrata. Sarà sufficiente accedere alla medesima area per controllare lo stato di avanzamento della richiesta inviata.
Solitamente, esistono delle precise decorrenze durante l’anno, per l’accettazione della revoca, divise in quattro periodi. Ciascun periodo prende in considerazione le richieste di revoca del trimestre precedente. Questo significa che potrebbero trascorrere alcuni mesi prima che il pensionato non veda più la voce di trattenuta sulla propria pensione.
Si rammenta che, a revoca ottenuta, il pensionato non potrà più beneficiare dei servizi, dell’assistenza e della consulenza dell’organizzazione sindacale a cui era iscritto.