Una chiavetta USB che blocca il segnale 5G: è ovvio, non funziona

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Venduta come dispositivo che bloccherebbe i nocivi segnali 5G, 5GBioShield altro non è che una chiavetta USB da 128MB di capacità con un design gradevole e un adesivo a impreziosirla.

5GBioShield: questo il nome di un dispositivo che sarebbe in grado, in cambio di 349,60 dollari (IVA inclusa), di bloccare il segnale 5G delle celle telefoniche. Un prodotto che grazie ad un "catalizzatore olografico indossabile a nano-strato" sarebbe in grado di bloccare il segnale 5G sfruttando una tecnologia quantistica.

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Termini altisonanti, che portano a pensare che questo sia un prodotto realmente in grado di bloccare il segnale 5G in nostra prossimità, oltre in generale ad altri segnali dannosi per il nostro corpo. In realtà altro non è che uno scam, cioè un tentativo di frode che cavalca il sentimento popolare contrario alle installazioni 5G perché causa delle peggiori malattie oltre che, ovviamente, veicolo di propagazione del COVID-19.

Ne parla ampiamente la BBC, evidenziando come per questo dispositivo sia in procinto uno stop alle vendite richiesto in Inghilterra. 5GBioShield, all'atto pratico, altro non sarebbe che una tradizionale chiavetta USB da "ben" 128MB di capacità, all'interno della quale sono presenti i tradizionali componenti tipici di un prodotto di questo tipo acquistabile per pochi Euro in grandi volumi presso svariati produttori asiatici. A impreziosirla un piccolo adesivo di forma circolare, sotto il quale non è però celato alcun tipo di componente aggiuntivo.

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Secondo il produttore una volta attivata andrebbe a creare "una schermatura impenetrabile e l'armonizzazione della tua casa e famiglia da tutte le radiazioni elettriche dannose squilibrate (incl. 2G 3G 4G 5G WIFI)". Letta in questo modo il dispositivo permetterebbe di bloccare le radiazioni elettriche dannose per il nostro corpo, intervenendo sui segnali telefonici oltre che di quelli della nostra WiFi. Viene a questo punto da pensare come potremo mai accedere al web, se tutti i segnali attraverso i quali questo si propaga sono considerati dannosi e quindi manipolati in qualche modo da 5GBIoShield: un ritorno in auge dei cavi ethernet?

Il sito dell'azienda descrive in questo modo il proprio prodotto:

"La chiave USB 5GBioShield fornisce protezione per la tua casa e la tua famiglia, grazie al catalizzatore olografico indossabile a nano-strato, che può essere indossato o posizionato vicino a uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo elettrico, di radiazione o EMF."

e ancora:

"La chiave USB 5 GBioShield con nano-strato è una tecnologia di catalizzatore olografico quantistico per l'equilibrio e l'armonizzazione degli effetti dannosi delle radiazioni elettriche squilibrate. Il diametro operativo del nano-strato è di 8 o 40 metri."

Ma in tutta onestà la caratteristica tecnica a nostro avviso più entusiasmante tra quelle indicate dall'azienda è la seguente:

"Ripristino della coerenza degli atomi
La chiave USB 5GBioShield ripristina la coerenza della geometria degli atomi, che fornisce una perfetta induzione per le forze vitali, creando (ri) una coerenza cardiaca, tramite supporto plasmico e interattività."
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Per gli amanti del cinema italiano degli anni '70 non sarà difficile trovare in queste righe le corrispondenti in chiave moderna di una buona serie di supercazzole del Conte Mascetti e dei suoi compari. Da questo il più classico degli insegnamenti: non basta l'utilizzo di termini tecnici di qualche tipo e il fatto che una cosa sia stata pubblicata sul web per rendere un prodotto (o una tecnologia, o un avvenimento) automaticamente vero. Il buon senso può essere una guida molto utile in questo caso, e per chi ne è sprovvisto spesso basta un po' di tempo per fare buone ricerche e arrivare ad una risposta corretta. Per buona pace dei troppi cospirazionisti, ahinoi vero e proprio effetto secondario della pandemia da COVID-19.