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(fonte Lapresse)

Taiwan, generale cinese: “Separatismo? Pronti ad attaccare”

La legge anti-secessione del 2005 dà diritto alla Cina di intervenire militarmente contro Taiwan, anche solo in caso di un tentativo di secessione

La Cina attaccherà Taiwan se non ci sarà altro modo per fermarne l'indipendenza. Il monito è arrivato da Li Zuocheng, uno dei generali cinesi più alti in grado, e si colloca sullo sfondo delle crescenti tensioni legate sia a Taiwan che a Hong Kong. Parlando a Pechino, dalla Grande Sala del Popolo, in occasione del 15° anniversario dell'entrata in vigore legge anti-secessione, Li - a capo del dipartimento degli staff congiunti e membro della commissione militare centrale - ha lasciato la porta aperta all’uso della forza contro l'ex Formosa. 

La legge anti-secessione del 2005 dà diritto alla Cina di intervenire militarmente contro Taiwan, anche solo in caso di un tentativo di secessione. “Se la possibilità di una riunificazione pacifica sarà persa, le forze armate, con tutta la nazione compresa la popolazione di Taiwan, prenderà tutte le misure necessarie per distruggere in modo risoluto ogni complotto o azione separatista”, ha avvertito il generale. “Non promettiamo di abbandonare l’uso della forza”, ha continuato Li come riporta Reuters, “e ci riserviamo l’opzione di intraprendere tutti i passi necessari per stabilizzare e controllare la situazione nello Stretto di Taiwan”.

Taipei: "Non soccomberemo mai alla dittatura"

Dura reazione di Taiwan alle minacce di ricorrere all'uso della forza pronunciate da un generale dell'Esercito di liberazione popolare cinese, per la riunificazione dell'isola con la Cina. Il governo di Taiwan, avverte che il popolo dell'isola - che Pechino considera parte integrante del territorio cinese - "non scegliera' mai la dittatura, ne' si pieghera' alla violenza". Nella nota emessa dal Consiglio di Taiwan per le Relazioni con la Cina, si specifica, inoltre, che Taiwan e' un Paese sovrano e che "non ha mai fatto parte della Repubblica Popolare Cinese in termini storici o di diritto internazionale". Taipei, conclude la nota, prestera' molta attenzione allo sviluppo della situazione, rafforzera' la propria auto-difesa e "difendera' con fermezza la propria sovranita' nazionale e la liberta' democratica".