Terza notte di scontri a Minneapolis per la morte di George Floyd. Trump: delinquenti

Il presidente Usa pronto a inviare la Guarda nazionale

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Roma, 29 mag. (askanews) – A Minneapolis è trascorsa la terza di notte di scontri tra polizia e manifestanti dopo la morte di un afroamericano di 46 anni lunedì sera, per mano della polizia che lo aveva arrestato per sospetto spaccio di una banconota da 20 dollari falsa. Nella notte scorsa è stato attaccato un commissariato di polizia nel terzo distretto cittadino, che poi è stato dato alle fiamme.

Le autorità statunitensi hanno deciso di inviare rinforzi nella città, con il governatore dello Stato del Minnesota che ha firmato il decreto che autorizza l’uso della Guardia nazionale. I primi distaccamenti hanno già raggiunto le strade della città.

Il presidente americano Donald Trump ha denunciato “la totale assenza di leadership” del sindaco della città di fronte a violenze, saccheggi e incendi.

“Non posso rimanere a guardare quanto accade a una grande città americana, Minneapolis”, ha scritto Trump, puntando il dito contro il primo cittadino, Jacob Frey: “O interviene e riporta la città sotto controllo o invierò la Guardia nazionale e farò quel che va fatto”. “Questi DELINQUENTI stanno disonorando la memoria di George Floyd, e io non permetterò che accada – ha proseguito – ho appena parlato con il governatore Tim Walz e gli ho detto che l’esercito è con lui. In caso di difficoltà assumeremo il controllo ma, quando inizia il saccheggio, si inizia a sparare. Grazie!”.

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