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Afroamericano ucciso, ancora scontri a Minneapolis: fiamme fuori dal commissariato
La polizia abbandona l'edificio e respinge l'assalto a un mall. Proteste anche a Denver e New York
Terza notte di disordini a Minneapolis, negli Stati Uniti, per la morte dell'afroamericano George Floyd.
Un incendio è esploso all'esterno del commissariato degli ex agenti coinvolti nel decesso di Floyd e l'edificio, assediato dai manifestanti, è stato abbandonato. Un corteo ha marciato verso il centro della città chiedendo giustizia e scandendo slogan contro la polizia e Donald Trump.
Non distante dal luogo in cui Floyd è stato soffocato, un gruppo di facinorosi ha tentato di assaltare un mall ma è stato respinto dai gas lacrimogeni della polizia.
A Denver, in Colorado, è scattato il lockdown dello State Capitol, l'assemblea statale, dopo che alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati mentre era in corso un'altra manifestazione. La situazione è tesa e molti dimostranti hanno bloccato alcune arterie stradali della città.
Proteste anche a New York, dove almeno 30 persone sono state arrestate. Momenti di tensione attorno a City Hall, la sede del municipio, dove c'è stato un lancio di bottiglie e di altri oggetti verso gli agenti.
(Unioneonline/D)