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Patenti, dal 3 giugno via libera agli esami teorici (ma in Motorizzazione)

Protesta delle autoscuole per la decisione di spostare la sede, ma le direttive del Ministero dei Trasporti non cambiano

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Chi è in attesa di prendere la patente, e si è ritrovato bloccato dal lockdown legato all’emergenza coronavirus, può riprendere in mano i libri e iniziare a ripassare. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, il 3 giugno partiranno i primi esami di teoria per la patente, organizzati non all’interno delle scuole guida (riaperte dal 20 maggio) ma delle Motorizzazioni.

È proprio questa la principale novità della patente post-covid: la notizia è arrivata a margine dell’incontro avvenuto a Roma tra il capo dipartimento del ministero dei Trasporti, Speranzina De Matteo, e le associazioni dei titolari delle autoscuole e delle scuole nautiche. Gli esami teorici riprenderanno in sicurezza in tutta Italia, salvo in quelle regioni che dovessero registrare ancora alti rischi di contagio, ma lo scritto non si terrà più nella sede delle autoscuole ma negli uffici della Motorizzazione.

Su questo punto si è incentrata la protesta dei titolari delle autoscuole, con una serie di manifestazioni finalizzate a chiedere che gli esami teorici si tengano nelle sedi e non nelle motorizzazioni: “Le autoscuole sono costrette, se non cambieranno le disposizioni, ad accompagnare migliaia di allievi ogni giorno, anche fino alle 20, presso gli Uffici delle Motorizzazioni Civili per sostenere gli esami - ha spiegato il presidente di Confarca (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automibilistici) Paolo Colangelo - Inevitabilmente si creeranno assembramenti e ci saranno enormi difficoltà per raggiungere le sedi in sicurezza”.

I titolari delle autoscuole hanno anche lanciato una petizione su Charge.org per chiedere di consentire, fino alla fine dell’emergenza epidemiologica, “di far sostenere ai nostri allievi gli esami teorici in autoscuola. In questo modo limitiamo gli spostamenti, gli assembramenti e riduciamo il rischio di contagio”. L’incontro a Roma ha confermato però le linee guida del Ministero dei Trasporti, che ha dato sì il via libera agli esami teorici (cui seguiranno poi quelli pratici una volta stabilito il protocollo) a patto di svolgerli nelle motorizzazioni.