Watford, Deeney: "Auguravano il virus a mio figlio. Ora torno in campo"
by Mattia ZangariTroy Deeney, capitano del Watford, si è convinto: tornerà in campo per allenarsi in vista della ripresa della Premier League. Dapprima spaventato per la possibilità di contrattare il virus, l'esperto attaccante inglese di origine giamaicane - dopo i diversi colloqui avuti con Jonathan Van-Tam, vice Chief Medical Officer del Governo inglese – ha cambiato la sua posizione, tanto che la settimana prossima tornerà ad aggregarsi al gruppo: "La prima conversazione tra di noi risale a tre settimane fa, l’ultima invece lo scorso venerdì nella quale mi ha fornito molte informazioni e un’analisi dettagliata. - racconta alla CNN -. Jonathan sta facendo bene ed è una persona onesta, non ha problemi a dire che a volte non ha risposte a determinate domande".
Durante la chiacchierata, Deeney ha portato alla luce un episodio vergognoso: "Ho ricevuto dei messaggi nei quali veniva augurato a mio figlio di contrarre il Coronavirus. Viviamo in un periodo in cui tutti quanti parlano di salute mentale e veniamo stimolati a parlare dei problemi che ci affliggono. Poi lo fa Danny Rose, lo faccio anche io e ci massacrano. Quindi ovvio che i calciatori pensino 'ok, allora meglio che io non dica nulla'".
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