Attesa per la scelta, diverse ipotesi sul tavolo
Al San Martino chiude padiglione emergenza Covid, spostamenti tra Regioni: ore decisive
GENOVA - Chiuso all'ospedale San Martino di Genova il padiglione 12, il più capiente utilizzato per accogliere i pazienti durante l'emergenza Covid-19. L'area dedicata sarà svuotata, sanificata e dalla settimana prossima tornerà alla destinazione pre emergenza.
A darne annuncio è il direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti che spiega: "Il trend calante dell'epidemia continua, prova ne è che abbiamo difficoltà ad arruolare i pazienti negli studi clinici, di patologia ne sta circolando molto poca e quasi nulla", sottolinea Bassetti invitando la cittadinanza a "mantenere le misure di distanziamento fisico, a indossare la mascherina quando serve e a lavarsi le mani".
Intanto Regione Liguria ha diffuso il secondo report settimanale del "Monitoraggio Fase 2" richiesto dal ministero della Salute e relativo alla settimana 18-24 maggio: tutti gli indicatori della Liguria rientrano nei parametri: tasso di occupazione terapie intensive: 7% (soglia 30%); tasso di occupazione ospedali: 12% (soglia 40%); Rt medio a 14gg: 0,41% (soglia 1%); giorni tra data inizio sintomi e data di diagnosi: 2 (soglia 5).
Dati incoraggianti se si pensa che nelle prossime ore dovrebbe arrivare la decisione definitiva da parte del Governo per quanto riguarda la riapertura o meno dei confini regionali a partire dal 3 giugno. Scelta che assume un peso determinante soprattutto per il settore turismo. Nelle prossime ore i nodi dovrebbero essere sciolti definitivamente. L'Italia punta a riaprire tutta insieme senza differenze di data. Ma sotto osservazione c'è il Nord Italia, Liguria compresa ma in questo caso i dati sembrano incoraggianti. Due le ipotesi al momento sul tavolo, da una parte spostamenti liberi tra le regioni dal 3 giugno oppure rinvio di una settimana dell’entrata in vigore del decreto per tutti. Il nodo potrebbe essere sciolto in maniera definitiva proprio nella giornata di sabato quando si svolgerà la conferenza tra governo e i presidenti delle regioni oppure qualche ora dopo, a inizio settimana in modo di definire tutto entro la festa del 2 Giugno.
Il ministro Boccia spiega: "Faremo valutazioni in maniera rigorosa e laica. Ma se tutte le regioni ripartono, ripartono senza distinzioni. La distinzione tra cittadini di una città rispetto all'altra non è prevista, se siamo sani ci muoviamo". al momento resta in piedi pure l'ipotesi di riaprire tutto introducendo una fase di quarantena per chi si sposta, anche se Boccia ha sostenuto che al momento "non siamo in quella condizione". Il Dpcm attualmente in vigore prevede che a partire da martedì i cittadini dei paesi Schengen e della Gran Bretagna potranno circolare liberamente nel nostro paese: andrebbe dunque o prolungato il divieto d'ingresso o prevista anche per loro la quarentena come per il resto degli italiani